“La guerra dentro”, a San Giovanni Valdarno arriva Gabriele Micalizzi
Mercoledì 27 novembre il fotoreporter di guerra Gabriele Micalizzi sarà nella città del Marzocco per raccontare la sua esperienza attraverso dialoghi e immagini. La mattina alle 10 al cinema teatro Masaccio terrà un incontro riservato agli studenti mentre la sera alla 21 a Palomar sarà protagonista di un evento aperto a tutta la cittadinanza
Un’intera giornata a San Giovanni Valdarno per il fotoreporter di guerra Gabriele Micalizzi.
La sezione soci Coop di San Giovanni Valdarno, in collaborazione con il Comune, ha infatti organizzato 2 differenti appuntamenti con il cofondatore e membro del collettivo Cesura.
La mattina alle 10 il fotoreporter Gabriele Micalizzi terrà un incontro riservato agli studenti e alle studentesse dei Licei Giovanni da San Giovanni e dell’Isis Valdarno. Sarà presente il sindaco Valentina Vadi che porterà i saluti istituzionali e la dirigente scolastica Lucia Bacci.
La sera, alle 21 nella sala conferenze David Sassoli di Palomar, casa della Cultura, Micalizzi sarà protagonista di un evento aperto a tutta la cittadinanza durante il quale racconterà la sua esperienza attraverso dialoghi e immagini.
Dopo i saluti del sindaco di San Giovanni Valentina Vadi e della presidente della sezione soci Coop di San Giovanni Valdarno Carla Bernacchioni , interverrà l’assessore alla cultura Fabio Franchi. Introdurrà l’evento il vice presidente della sezione soci Coop Paolo Melani.
Gabriele Micalizzi collabora con media nazionali e internazionali come il New York Times, il Corriere della Sera, l’Espresso, l’Internazionale e il Wall Street Journal. Le sue opere si concentrano sulla condizione sociale delle persone e sul loro rapporto con il territorio in cui vivono. È uno dei fondatori di Cesura. Nel 2010 ha iniziato il progetto Italians: The Myth, un’indagine etno-antropologica incentrata sulla crisi d’identità che attraversa la società italiana.
Sempre nel 2010, ha documentato lo sviluppo delle Primavere arabe, partendo dalla Tunisia e spostandosi poi in Egitto e Libia. Nel 2016 è stato incoronato da Oliviero Toscani e David LaChapelle come il primo vincitore del premio Master of photography curato da Sky Arte, diventando testimonial Leica. Nel corso del 2016 si è recato in Libia per documentare la guerra civile, viaggio a seguito del quale ha pubblicato il suo libro Dogma. L’11 febbraio 2019, mentre si trova a Baguz, nel sud-est della Siria, per documentare l’avanzata curda contro le forze dell’IS, viene colpito da un razzo RPG. A causa dei danni subiti, ha trascorso un periodo a Milano, dove ha cercato nuove storie da raccontare. In questo periodo ha lavora a quello che è diventato noto come Malamilano, un progetto che si occupa delle realtà più problematiche della città di Milano, legate ai luoghi della tossicodipendenza e della microcriminalità. Durante la pandemia di Covid-19 in Italia, ha documentato la zona con il maggior numero di casi, viaggiando tra Bergamo e il resto della Lombardia. Nel 2021 si è recato in tra Iraq e Afghanistan e contemporaneamente ha iniziato la sua carriera nel mondo del cinema collaborando come fotografo di scena e consulente per la serie televisiva Sky Block 181 girata a Milano. Nel 2022 si è occupato della guerra in Ucraina per il WSJ, Die Zeit e Le Monde. Parte della sua copertura è stata poi utilizzata per la produzione del docufilm That’z war. E mercoledì 27 alle 21 a Palomar Micalizzi racconterà la sua esperienza, il suo punto di vista, le sue emozioni, i suoi timori e le tante storie con cui è venuto in contatto. Un dialogo sicuramente coinvolgente e appassionante a cui tutti i cittadini sono invitati a partecipare.