La Rai sulle tracce del Vasari
E sulle tracce del Vasari, Livio Leonardi si è imbattuto in una grande scoperta. Un ritrovamento eccezionale mai raccontato prima: una vera e propria sorpresa per gli spettatori di Paesi che Vai.
Livio Leonardi narrerà le vicende umane e professionali di questo celebre artista, che sono strettamente legate alla sua città. Pittore manierista, ha saputo distinguersi ed imporsi fra i più quotati intellettuali del suo tempo grazie ai suoi molti talenti. Fu infatti uno scenografo, un architetto, e soprattutto padre della storia dell’arte moderna, grazie all’edizione delle “vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architetti” o più semplicemente “le Vite”.
Col consueto linguaggio fiabesco, che da sempre contraddistingue il noto programma di Rai Due, e quella capacità di far rivivere il passato nel racconto televisivo, Livio Leonardi – insignito proprio per questi motivi di importanti riconoscimenti quali la Medaglia d’Oro della Società Dante Alighieri per la diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo – in questa puntata farà un viaggio nel tempo nel cuore del Rinascimento, ripercorrendo la fulgida carriera di questo poliedrico artista, che lo portò nelle corti più illustri d’Italia, quali Firenze, Venezia, e Roma.
Giorgio, nonostante il respiro internazionale della sua fama, rimase però sempre legato ad Arezzo, e Livio Leonardi accompagnerà il pubblico di Rai 2 nei luoghi che gli furono cari e che influirono nella sua formazione, come la Cattedrale della città, in cui il piccolo Vasari muoverà i primi passi nella sua carriera artistica, nella bottega del francese de Guillaume de Marcillat. Il suo alto ingegno architettonico esplose nel fertile sodalizio con Cosimo I de Medici, che portò anche alla realizzazione dell’Acquedotto vasariano, dove Livio Leonardi racconterà una delle più affascinanti opere di ingegneria idraulica della Toscana. Condurrà gli spettatori nella sua casa, a cui Giorgio dedicò tante energie, rendendola di fatto il manifesto manierista della sua produzione artistica. E ancora racconterà le sue innovazioni urbanistiche, come il Palazzo delle Logge in Piazza Grande, ma anche le sue opere più personali come il suo monumento funebre nella Badia delle SS. Flora e Lucilla.
Ma non è finita qui: “Paesi che vai…luoghi, detti, comuni…” attraverso il racconto di Livio Leonardi accompagnerà gli spettatori alla scoperta di altre straordinarie meraviglie conservate ad Arezzo, come l’affascinante crocefisso del Cimabue, ancora oggi in grado di stimolare le emozioni dell’osservatore, attraverso l’uso di colori brillanti.
Infine, sempre con Livio Leonardi – vincitore del Premio Internazionale “VISIONI” della Fondazione (Agnelli) Civita di Bagnoregio – si uscirà dalle mura della città per scoprire l’antica tradizione delle piante officinali, e anche imponenti paradisi naturali, come le foreste casentinesi.
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