La storia di “Vera” trionfa al ValdarnoCinema Film Festival. Marzocco alla carriera a Pupi Avati – Foto
Pupi Avati, premio alla carriera al ValdarnoCinema Film Festival. “Vera” miglior film – Foto
È “Vera” di Tizza Covi e Rainer Frimmel – storia di Vera Gemma, una donna che vive all’ombra del suo famoso padre – ad aggiudicarsi il Premio Marzocco per il miglior film del 41° ValdarnoCinema Film Festival, che si è tenuto ieri sera alla presenza del regista Pupi Avati, che ha ricevuto il premio Marzocco alla carriera. Il premio è stato assegnato dalla giuria composta dal responsabile del Centro Studi-Archivio Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna Roberto Chiesi, la critica cinematografica Caterina Liverani e dal produttore ed esperto di virtual reality Omar Rashid.
La giuria ha assegnato il premio Marzocco, simbolo della Città di San Giovanni Valdarno, intitolato a Marino Borgogni, a “Vera” di Tizza Covi e Rainer Frimmel, con la seguente motivazione: “per il sensibile e asciutto racconto di una condizione di solitudine e marginalità vissuta paradossalmente da un personaggio che appartiene alla classe privilegiata e che dimostra in tutto il film una dignità e un altruismo schietti e dolorosamente autentici. I due autori, inoltre, hanno saputo fondere con grande efficacia il documentario con la finzione, valorizzando l’espressività” evocativa di ambienti reali e dirigendo in modo incisivo anche gli interpreti secondari”.
Il premio Marzocco per il miglior film cortometraggio in assoluto è andato a “An Irish Goodbye”, di Tom Berkley e Ross White, una black comedy che segue il ricongiungimento dei fratelli dopo la prematura morte della madre. Come si legge nella motivazione della giuria: “perché condensa in poco più di venti minuti l’essenza del cinema contemporaneo, toccando dalla commedia al dramma sociale, rimanendo sempre in perfetto equilibrio”.
La giuria ha inoltre assegnato i seguenti premi: una menzione speciale a “Doppio Passo” di Lorenzo Borghini “perché attraverso una storia che ha sfumature noir riesce anche a inquadrare una condizione di fragilità, di aleatorietà che è tipica dell’Italia di oggi”. Il Premio “Amedeo Fabbri” alla miglior interpretazione maschile a Denis Ménochet per il film “Les Survivants” di Guillaume Renusson per il rigore espressivo e l’intensità con cui ha incarnato il personaggio di Samuel, suggerendo con la forza degli sguardi e l’energia del corpo i dilemmi che lo tormentano inizialmente e la determinazione con cui poi decide di rischiare la vita per il rispetto dei valori umanitari; il Premio “Amedeo Fabbri” alla miglior interpretazione femminile a Elena Gigliotti, protagonista de “L’invenzione della neve”, per l’incredibile potenza espressiva e la totale dedizione messa nell’interpretazione di un personaggio complesso come quello di Carmen. Con una sensibilità e una presenza scenica uniche, che fanno presagire un brillante futuro, Gigliotti è, senza dubbio, una delle più affascinanti interpreti della cinematografia italiana contemporanea”.
Il premio “Banca del Valdarno”, al film capace di mettere in risalto i valori della cooperazione e della solidarietà, è stato assegnato a “E tu come stai?” di Filippo Maria Gori e Lorenzo Enrico Gori. Tra gli altri riconoscimenti: il premio “Cineclub Fedic Sangiovannese” intitolato a Luciano Becattini, al miglior film diretto da registi nati o residenti in Toscana è stato assegnato a “C’era una volta a Ribolla” di Giovanni Guidelli; il Premio Diari di Cineclub composto dalla giuria formata da Alessandra Guarino, Laura Giordani, e Toni Verona, per il miglior film è stato assegnato a “Il sogno di Samira” di Nino Tropiano; il premio “Franco Basaglia” assegnato dalla giuria composta da Loredana Betti, Stefano Dei e Alessandra Guidi al film che meglio rappresenti le tematiche della salute mentale nel nostro presente in Italia e nel mondo è stato assegnato al Coma di Bertrand Bonello e infine il premio A.N.P.I, assegnato dal direttivo della sezione A.N.P.I Valdarno a “I ragazzi del ’44. Memorie di un eccidio” di Romeo Marconi e Riccardo de Angelis, al miglior film capace di rappresentare i valori storici e ideali dai quali è nata la Costituzione della Repubblica Italiana.
ll festival, il cui comitato organizzatore è presieduto da Luigi Nepi, docente di critica cinematografica all’Università di Firenze, si svolge con la collaborazione del Comune di San Giovanni Valdarno e del Cineclub Fedic sangiovannese, con il patrocinio della Regione Toscana e il supporto di Fondazione Sistema Toscana. La direzione artistica è affidata a Marco Luceri, critico cinematografico e coordinatore del gruppo toscano del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani.
Un ringraziamento particolare alle realtà economiche della zona che hanno contribuito alla realizzazione della 41/ma edizione del festival come: Banca del Valdarno Credito Cooperativo Gruppo ICCREA, Publiacqua, Moretti spa, Unicoop Firenze.