“Libertà di espressione nelle democrazie di ieri e di oggi”: un diritto da coltivare e preservare

AREZZO – La sala Camu del palazzo di Fraternita ospita venerdì prossimo 23 febbraio un convegno sulla “Libertà di espressione nelle democrazie di ieri e di oggi”, tema di particolare attualità.

L’iniziativa è della facoltà di Giurisprudenza di Siena in collaborazione con l’Ordine degli giornalisti della Toscana e dell’Ordine degli avvocati del foro di Arezzo.

Il valore della libertà di parola e di espressione è un diritto costituzionalmente riconosciuto, ma come tale ha dei limiti e deve essere sempre praticato e difeso perche troppi sono i suoi nemici anche nelle moderne democrazie.

L’evento, con inizio alle 15.00, sarà presieduto da Giovanni Canzio, Presidente emerito della Corte di Cassazione. Sono previste una serie di relazioni: Emanuele Stolfi, docente di diritto Romano, parlerà di “Libertà di parola e identità civica all’alba della democrazia”, Andrea Pisaneschi, docente di Diritto Costituzionale affronterà il tema della “libertà di manifestazione del pensiero nell’era di internet”. Poi sarà la volta di Giovanni Fruganti, già Presidente della sezione penale del Tribunale di Arezzo, che incentrerà il suo intervento su “libertà di manifestazione del pensiero, divieto di discriminazione e rispetto della dignità umana”. Poi due giornalisti: Laura Pugliesi, presidente di collegio del Cdt dell’ordine della Toscana su “La libertà del giornalista: casistica di diritti e doveri trattati dal Consiglio di Disciplina della Toscana”, e Ivo Brocchi, vicepresidente UNGP Toscana su tema ”Libertà di stampa: perché l’Italia è al 41esimo posto nel mondo”.

Interverranno anche gli avvocati Piero Melani Graverini del Foro di Arezzo e Lorenzo Zilletti del Foro di Firenze.

Il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Siena, che ad Arezzo ha attivato due corsi di laurea per servizi giuridici, da tempo organizza incontri pubblici o corsi di formazione professionale come quello di venerdì prossimo, nella determinazione di mettere al servizio della comunità aretina la propria attività e le proprie competenze. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Arezzo e la collaborazione della Fondazione Guido Monaco.

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