Lirica e solidarietà: ecco il programma del “Mario Cassi and Friends per Arezzo”

Da Rossini a Donizetti, da Bellini a Verdi, da Puccini a Gershwin: saranno alcune delle più belle arie, duetti e terzetto d’opera e canzoni della tradizione lirica internazionale a rendere indimenticabile “Mario Cassi and Friends per Arezzo“, il concerto all’insegna della generosità e della bellezza che martedì 4 agosto avrà luogo all’Anfiteatro di Arezzo.

Fortemente voluto dalla Fondazione Guido d’Arezzo e dal Comune di Arezzo, il recital nasce grazie al lavoro straordinario del baritono aretino Mario Cassi che, per sostenere i suoi concittadini che a seguito dell’epidemia di COVID-19 si sono venuti a trovare in condizioni di disagio, ha deciso di chiamare a raccolta alcuni suoi strepitosi amici e colleghi, che hanno deciso di intervenire in maniera assolutamente liberale e gratuita, per dare vita a un evento destinato a segnare la storia musicale della città.

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Sarà Katia Ricciarelli, special guest della serata, a presentare gli artisti impegnati in un suggestivo programma denso delle più belle arie, duetti e terzetto d’opera e canzoni della tradizione lirica internazionale. Ad aprire l’appuntamento toccherà allo stesso Mario Cassi che eseguirà “Largo al factotum” da “Il Barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini. Quindi il giovane soprano Noemi Umani canterà “So anch’io la virtù magica” da “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti mentre Laura Cherici e Gaia Matteini duetteranno in “Che soave zeffiretto” da “Le nozze di Figaro” di Wolfgang Amadeus Mozart. Anastasia Bartoli eseguirà “Ebben ne andrò lontana” da “La Wally” di Alfredo Catalani, quindi Gaia Matteini accompagnata dal flauto di Francesca Presentini interpreterà “Casta diva” da “Norma” di Vincenzo Bellini. La musica di Giuseppe Verdi conquisterà il palcoscenico con il duetto Falstaff-Ford da “Falstaff“, che avrà come interpreti Mario Cassi e Ambrogio Maestri e ancora con l’aria “Stride la vampa” da “Il Trovatore“, che sarà eseguita da Ekaterina Gubanova.

Ambrogio Maestri sarà protagonista di “…Si può?” da “I Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo mentre Mario Cassi e Anastasia Bartoli duetteranno su “Mira di acerbe lagrime” da “Il Trovatore” di Verdi. Laura Cherici e Ekaterina Gubanova eseguiranno “Barcarolle” di Jacques Offenbach, quindi sarà Celso Albelo a cantare “Una furtiva lagrima” da “L’Elisir d’Amore” di Gaetano Donizetti. Sumi Jo accompagnata dal flauto di Francesca Presentini interpreterà “Ah vous dirai-je maman” da “Le Toréador” di Adolphe-Charles Adam mentre Laura Cherici eseguirà “Summertime” da “Porgy and Bess” di George Gershwin. Omaggio anche all’arte di Giacomo Puccini, con Gaia Matteini che canta “Vissi d’arte” da “Tosca” e Noemi Umani che interpreta “O mio babbino caro” da “Gianni Schicchi“. Gran finale all’insegna di Giuseppe Verdi con Sumi Jo e Mario Cassi che duetteranno su “Tutte le feste al tempio… La vendetta” da “Rigoletto“, Celso Albelo che canta “La donna è mobile” da “Rigoletto” e ancora Celso Albelo, Sumi Jo, Ekaterina Gubanova e Mario Cassi che eseguono “Un dì se ben rammentomi… Bella figlia dell’amore” da “Rigoletto” di Giuseppe Verdi. Al pianoforte si alterneranno Alessandro Tricomi ed Enrico Cicconofri.

Inizio alle ore 21. Biglietti sul sito www.discoverarezzo.com. Nei giorni di spettacolo la biglietteria dell’Anfiteatro sarà attiva a partire dalle ore 18. Il ricavato dello spettacolo sarà devoluto alla Croce Rossa Italiana – Comitato di Arezzo. I biglietti sono già disponibili sul sito www.discoverarezzo.com, ma le donazioni potranno essere fatte anche a distanza attraverso un conto corrente dedicato attivato dallo stesso Comitato aretino della Croce Rossa (coordinate: IT96B 07601 14100 001024813204).

Anfiteatro sotto le stelle è un cartellone voluto da Comune di Arezzo e Fondazione Guido d’Arezzo e realizzato in collaborazione con la Direzione Regionale Musei della Toscana, con la collaborazione della Fondazione Arezzo Intour. Main sponsor Coingas S.p.a. Con il contributo di Camera di Commercio Arezzo-Siena, Tesi S.r.l.

 

Gli artisti

Mario Cassi, dal suo debutto avvenuto nel 2001, ha costruito una carriera stellare, conquistando innumerevoli premi e riconoscimenti e collaborando con direttori del calibro di Riccardo Muti, Daniel Oren, Michele Mariotti, Andris Nelsons, Giovanni Antonini, Corrado Rovaris, Patrick Fournillier, Donato Renzetti, Christophe Rousset, Daniel Harding, Tugan Sokhiev, Bruno Campanella, Rinaldo Alessandrini, Marco Armiliato, Stefano Montanari e con registi quali Pierluigi Pizzi, Stefano Vizioli, Stefano Mazzonis di Pralafera, Micha van Hoecke, Irina Brook, Daniele Abbado, Antonio Calenda, David McVicar, Simona Marchini, Carlos Saura, Davide Livermore, Hugo De Ana, Yannis Kokkos, Damiano Michieletto. Voce di riferimento nel panorama lirico internazionale, ha interpretato innumerevoli ruoli sui palcoscenici più importanti del mondo ed è apprezzatissimo interprete del Figaro rossiniano.

Sumi Jo è stata recentemente insignita dal Presidente Sergio Mattarella “Cavaliere dell’ordine della Stella d’Italia”. Una carriera strepitosa la sua, che l’ha portata a cantare nei più grandi teatri del mondo dal Metropolitan di New York, La Scala di Milano, il Covent Garden di Londra, la Staatoper di Vienna, la Bastille di Parigi e ancora Madrid, Bruxelles,Tel Aviv, Los Angeles. Interprete lirica straordinaria, tra le curiosità che costellano il suo curriculum, Sumi Jo ha cantato all’apertura delle Olimpiadi di Sydney e di Tokyo e a quella dei Mondiali di Giappone Korea e Sud Africa, ha ricevuto una nomination per il prestigioso premio Grammy e ha vinto il premio David di Donatello ed è stata nominata all’Oscar per la miglior canzone orignale nel film “Youth” di Paolo Sorrentino, dove Sumi Jo ha interpretato se stessa.

Laura Cherici, dopo il debutto giovanissima al Teatro Regio di Torino in “Der Rosenkavalier“, “Carmen” e “Aida” e in seguito come Susanna in “Le nozze di Figaro” diretta da G. Kuhn, si è esibita nei maggiori teatri e festival italiani ed esteri, collaborando con direttori come Accardo, Ahronovitch, Antonini, Arena, Bartoletti, Bolton, Cambreling, Curtis, Cillario, De Bernardt, Gatti, Gavazzeni, Gelmetti, Guschlbauer, Humburg, Kuhn, Lombard, Maag, Mehta, Muti, Oren, Pesko, Renzetti, Zedda, Dantone e i registi Cobelli, Zeffirelli, Proietti, Placido, Pier’Alli, Ronconi, Miller, C. Muti, Michieletto. Raffinata interprete del repertorio lirico, Laura Cherici ha al suo attivo molte prime mondiali nel repertorio contemporaneo. Ha inciso per Decca, Deutsche Grammophone, Dynamic, Forlane, Sony Classical, Sony Deutsche Armonia Mundi, Unitel Clássica, Virgin Classic, Vergin Veritas.

Celso Albelo: la sua carriera internazionale lo ha portato a cantare sui più importanti palcoscenici, dal Metropolitan di New York alla Scala di Milano, dalla Staatsoper di Vienna alla Deutsche Oper di Berlino, dal Bolshoi di Mosca alla Royal Opera House Covent Garden di Londra e ancora al Gran Teatre del Liceu di Barcellona, il Teatro Real di Madrid, l’Opéra National de Paris, il Teatro San Carlo di Napoli, la Fenice di Venezia, e il Teatro Massimo di Palermo oltre a molti altri. Presente ai principali festival operistici, ha collaborato con direttori d’orchestra quali Antonio Pappano, Zubin Mehta, Daniel Harding, Daniel Oren, Alberto Zedda, Nello Santi, Rafael Frühbeck de Burgos, Carlo Rizzi, Evelino Pidò e Riccardo Frizza.

Ekaterina Gubanova, vincitrice del prestigioso premio russo “Casta Diva” come migliore Cantante dell’Anno, è una delle interpreti di maggior successo nel panorama lirico internazionale contemporaneo. Si esibisce nei teatri più importanti del mondo, raccogliendo grandi successi, fra cui vanno menzionate le aperture di stagione al teatro alla Scala di Milano (2010) e due volte al Metropolitan Opera di New York (2011, 2016). Regolarmente richiesta dall’Opera Nazionale di Parigi, di Berlino, di Vienna, dal Teatro Bolshoi di Mosca, dal Mariinsky di San Pietroburgo, vanta partecipazioni a prestigiosi festival come quelli di Salisburgo, Bayreuth, Verbier e Orange e altri. Ekaterina Gubanova è particolarmente apprezzata per le sue interpretazioni nelle opere sia di Wagner che di Verdi e collabora regolarmente con i più grandi direttori d’orchestra fra cui Riccardo Muti, Daniel Barenboim, Zubin Mehta e Valery Gergiev.

Ambrogio Maestri. Di lui il Financial Times ha scritto: “Imponente, inimitabilmente italiano, incarna e canta ‘Falstaff’ alla perfezione“. Maestri, nato a Pavia, dove ha poi studiato canto e pianoforte debutta nel 2001 proprio con “Falstaff” che, sotto la direzione di Riccardo Muti e per la regia di Giorgio Strehler, segna l’inizio di una folgorante carriera, che lo porta ad essere ospite dei più prestigiosi enti lirici mondiali e a lavorare con i migliori direttori tra cui Zubin Mehta, Daniele Gatti, Daniel Oren, Fabio Luisi, Antonio Pappano, Jeffrey Tate, Nello Santi, Marcello Viotti, Marco Armiliato, Gianandrea Noseda, Renato Palumbo, Daniel Harding, James Levine e da registi quali Franco Zeffirelli, Robert Carsen, Graham Vick, Peter Stein, Bob Wilson, Damiano Michieletto, Laurent Pelly, Mario Martone, Hugo De Ana e Bartlett Sher. Tra le sue feconde collaborazioni, nel 2012 il regista Ferzan Ozpetek, che lo aveva diretto in “Aida” a Firenze, gli offre un ruolo nel suo film “Magnifica presenza“.

Anastasia Bartoli, veronese, figlia d’arte, inizia la sua carriera con un brillante debutto nel 2017, quando viene scelta dal maestro Carlo Rizzi per interpretare brani tratti da “Cavalleria Rusticana” (Santuzza) alla Fondazione Calouste Gulbenkian di Lisbona. Da allora per lei è un susseguirsi di ruoli importanti fino al recentissimo debutto (ottobre 2019) al Teatro Regio di Parma a fianco di Leo Nucci e (dicembre 2019) in “Don Giovanni” di Mozart (donna Elvira) presso il Teatro Verdi di Padova sotto la direzione del Maestro Jordi Bernasser.

Sul palco anche la giovane soprano aretina Noemi Umani che, dopo il debutto avvenuto nel 2016 e la vittoria della 71esima edizione del concorso “Comunità Europea” del teatro lirico sperimentale “A. Belli” di Spoleto, ha al suo attivo ruoli in varie opere di Mozart, Rossini, Donizetti, Sarri, Verdi, Bizet, e Gaia Matteini, anche lei aretina, vincitrice del Premio Renato Bruson (2005) e apprezzatissima interprete sia nei ruoli del repertorio lirico tradizionale che in quelli di composizioni di autori contemporanei.

Al pianoforte Alessandro Tricomi che si esibisce regolarmente sia in recital solistici, che – in qualità di solista – con orchestra e in varie formazioni cameristiche, e Enrico Cicconofri, classe 1991, che sin da giovanissimo si esibisce in numerose città italiane come solista ed è vincitore di vari concorsi pianistici nazionali ed internazionali.

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