“Narrabo”, una serata di gregoriano e polifonia nella chiesa di San Michele
Tra polifonia e gregoriano, la chiesa di San Michele ospita un viaggio nella storia della musica corale sacra. A proporlo è il coro femminile Vocinsieme che venerdì 22 novembre, alle 21.00, canterà in un concerto ad ingresso gratuito dal titolo “Narrabo” che permetterà di vivere un clima di raccoglimento, di ascolto e di preghiera tra autori e generi diversi. Il valore artistico e culturale dell’appuntamento è testimoniato dal suo inserimento all’interno di un cartellone di iniziative promosse in ogni zona d’Italia dalla Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Regionali Corali in occasione della festa di Santa Cecilia, patrona della musica, permettendo così alla serata di godere di un risalto in tutta la penisola. Nella chiesa di San Michele risuoneranno le voci delle quattordici coriste del Vocinsieme che accompagneranno gli spettatori in un suggestivo susseguirsi tra canti in gregoriano e polifonia. Le parole e i silenzi del medioevo si alterneranno, nel corso del concerto, con le musiche barocche di Claudio Monteverdi, con i brani di epoca romantica di Felix Mendelssohn Bartholdy e anche con composizioni di autori contemporanei, permettendo di partecipare ad un vero e proprio viaggio tra i secoli. “Narrabo” rappresenta l’ultimo impegno artistico del coro Vocinsieme che, nato nel 2013, fa affidamento sulla direzione della maestra Anna Seggi, con le voci che per l’occasione saranno accompagnate dal pianoforte del maestro Rossano Tacconi. Il concerto a San Michele sarà seguito da una seconda replica in programma venerdì 6 dicembre, alle 21.00, nella chiesa di San Filippo a Cortona.
«Il nostro coro – commenta la maestra Seggi, -è impegnato nella scoperta e nella condivisione della musica sacra, con un repertorio a voci pari femminili che spazia tra secoli diversi, dalle antiche musiche gregoriane a quelle più attuali. Siamo dunque felici di poter proporre questo concerto in occasione della festa di Santa Cecilia, con l’augurio che i nostri brani possano essere vissuti anche come un’occasione di arricchimento spirituale».