Nel sofà di Arezzo Che Spacca con Lorenzo Kruger
Lo scorso gennaio Anna Carol, ieri il cantautore e performer Lorenzo Kruger. Una ricetta semplice, quella dell’associazione aretina, ma che funziona: in attesa del Festival che verrà con la bella stagione, questa “Arezzo Che Spacca!” propone, con “Malpighi sofà”, un’avvolgente atmosfera di casa, accoglienza cortese, sorrisi, relax, tisane e le spericolate evoluzioni linguistiche e musicali di Lorenzo Kruger. Insomma, un piccolo grande miracolo di “periferia” che richiama alla partecipazione e all’entusiasmo volontaristico, alla socializzazione e all’amicizia incondizionate e fa dire “bravi, ragazzi, così si fa!“. Poi c’è l’artista che “studia” i presenti, “buco nero delle preferenze musicali” in quanto non tracciabili, padroneggia il microfono con la maestria di chi conosce alla perfezione i segreti delle vibrazioni del diaframma, profonde abbondante materia grigia sui testi, suscitando stupore, ilarità, riflessione e curiosità. E applausi. I richiami solidi e divertenti ai Maestri del vecchio cantautorato De André, Dalla, De Gregori e al nuovo che infuria, Sangiovanni che piace alla figlia, Madame non intellegibile fino in fondo, “forse volutamente“. E’ una delle ipotesi in campo: “non voglio farmi capire, ognuno può interpretare a suo modo, come di una canzone dei Radiohead: tre parole, tanto basta“. I dubbi amletici di chi scrive testi e canzoni con compulsiva intelligenza, tra produttori esigenti ma “oggettivi” e infinita libertà creativa e di pensiero. Gioca col piano, Lorenzo, dominandolo, possedendolo, alla fine trasportandolo via quando dai piani superiori del palazzo della periferia aretina qualcuno chiede meritato riposo. Tra le righe un cenno ai Nobraino, band cult degli anni Duemila con cui ha scritto e interpretato cinque album e che potrebbe ritornare, mentre sullo sfondo, sotto il baffo, ti par di intravvedere un Paolo Conte sorridente e divertito. Riappacifica con il quotidiano e le cose della vita, i sensi, le dinamiche di coppia, il mare e le nostre radici, Lorenzo, artista dal pensiero veloce e dall’imprevedibile svolgimento dell’azione. E vorresti che continuasse fino all’alba, nel suo infinito peregrinare tra discese ardite e risalite lessical musicali originali e mai banali.
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Lorenzo Kruger
Con I Nobraino, band cult degli anni Duemila, ha collezionato cinque album in studio, un album live e un EP, raggiungendo una discreta popolarità con l’esibizione al Dopo Festival di Sanremo nel 2010 e, nel novembre dello stesso anno, alla trasmissione di Serena Dandini Parla con me. Sempre nel 2010 i Nobraino vincono il sondaggio “Nuova Musica Italiana” indetto dalla rivista mensile XL. Nel 2012 Lorenzo Kruger partecipa con I Nobraino al Concertone del Primo Maggio a Roma, facendosi notare per l’originale esibizione che accompagna l’esecuzione de Il mangiabandiere.
Nel 2017 Kruger decide di intraprendere un percorso da solista ispirandosi ai grandi nomi della musica italiana come Fabrizio De Andrè e Paolo Conte. A quest’ultimo ha dedicato lo spettacolo “Gli scontati”, con cui ha girato l’Italia collezionando più di 300 date. Centinaia di concerti nel corso della sua carriera gli hanno fatto acquisire una presenza scenica poliedrica in bilico tra musica, teatralità e intrattenimento. Fuori dagli schemi, provocatorio e irriverente, totalmente dedito alla musica e al suo pubblico, Kruger si è espresso fino a oggi in una dimensione live al fianco del pianoforte.
Il 2021 segna dunque il ritorno discografico di Lorenzo Kruger con il singolo “Con me Low Fi” e il lancio della campagna solidale “Spazi Miei”, un’operazione manifesto legata a l’artwork del nuovo album e i cui proventi sono devoluti a “Casa di Gesso”, scuola di teatro per bambini di Cesena. Anticipato da “Il Calabrone”, secondo singolo estratto, il nuovo album “Singolarità” prodotto da Taketo Gohara è uscito il 10 settembre 2021 per Woodworm distribuito da Universal Music Italia.