Palazzo del Pero: focus sul Monastero delle Cappuccine di Santa Marta a Sansepolcro
I Venerdì di Palazzo del Pero 2024, venrdì 29 novembre il quinto incontro.
Quinto e ultimo incontro de I Venerdì di Palazzo del Pero (14° ciclo) con Stefano Calonaci su Presenza spirituale e credito finanziario dell’Alta Valtiberina: il monastero delle Cappuccine di Santa Marta a Borgo San Sepolcro. Il Monastero di Santa Marta delle Clarisse Cappuccine di Borgo San Sepolcro, fondato nel 1619 da Beatrice Crivellari, col sostegno di fra Pietro Franzese eremita, si inserisce in una fase tarda dell’espansione delle fondazioni cappuccine in Italia, che coinvolse anche Perugia e Città di Castello. Tuttavia, la loro presenza in un centro urbano vescovile, geograficamente decentrato e di confine tra Stato della Chiesa, Granducato di Toscana e Montefeltro, fu di assoluto rilievo. Non solo in relazione alla vita della comunità religiosa, dato che il monastero fu capace di attrare novizie ben oltre i confini della Valtiberina, ma anche e soprattutto per la dimensione di istituto di finanziamento di privati, capace di coprire un’area di credito più agiata rispetto a quello dei Monti di Pietà, attivando tassi a basso interesse, ben al di sotto dei pericolosi confini dell’usura. Per oltre 200 anni, senza accumulo patrimoniale di immobili in linea con la tradizione degli ordini mendicanti e attraverso una relativa autonomia rispetto all’ordinario diocesano, le Cappuccine furono un punto di appoggio per la crescita e lo sviluppo della comunità Sansepolcrina e per i territori limitrofi. Non a caso nel primo Ottocento, al momento delle soppressioni francesi, S. Marta apparve ai cancellieri inviati dal governo come un ente economico virtuoso e per questo assai appetibile dalle casse della fiscalità centrale,
Stefano Calonaci Insegna Storia Moderna e Storia e attualità dell’Illuminismo presso il Dipartimento di Studi Storici e Beni culturali dell’Università degli Studi di Siena, svolgendo didattica nella sede di Arezzo. Attualmente si occupa di Storia dell’Ordine vallombrosano in età moderna, e di Storia dei sentimenti in relazione ai contesti non urbani, tenendo (2023-2024) un Corso di Storia delle emozioni e Storia del paesaggio presso il Campus del Pionta, Arezzo. Ha condotto numerose ricerche sul territorio aretino, con particolare riferimento alle famiglie feudali della Valtiberina e del Valdarno superiore (Vitelli, Bourbon del Monte, Ricasoli). Al feudalesimo in età moderna è dedicato il volume Lo spirito del dominio. Giustizia e giurisdizioni feudali nell’Italia moderna (sec. XVI-XVIII), 2017. Ha partecipato infine al volume Storia d’Arezzo, edito dall’Accademia Petrarca e curato da Irene Fosi, Giulio Firpo e Renzo Sabbatini, con un contributo dal titolo Arezzo nella prima età Lorenese (1737-1801): aspetti politici e istituzionali, 2018, e al più recente numero monografico degli “Annali aretini” su Cosimo I de’ Medici e Arezzo (col saggio Cosimo I de’ Medici legislatore verso la città di Arezzo).
Le Conversazioni de I Venerdì di Palazzo del Pero sono promosse dal Centro di Aggregazione sociale “Valcerfone” di Palazzo del Pero, con il contributo delle Acli Aretine e della locale Farmacia Marini-Giabbanelli; si svolgono al Centro di Aggregazione sociale (n.6° di Palazzo del Pero) alle ore 21, precedute da uno spuntino (per il quale è obbligatorio prenotarsi entro il mercoledì ai nn. 3888224843 oppure 3282633945).