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sabato | 26-04-2025

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Pirella, lo psichiatra umanista per la cura e l’autodeterminazione

L’evento, che si è tenuto nella sala dei Grandi del campus universitario, è stato organizzato dal dipartimento di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne dell’Università di Siena nella sede aretina.

Alla “Seconda Lezione Agostino Pirella”, ha partecipato Roberto Beneduce, docente di Antropologia culturale e di Antropologia del corpo e della violenza all’Università di Torino, che ha tenuto la lezione dal titoloLa lunga strada della riparazione. Curare, decostruire, re-immaginare il sapere psichiatrico”. L’intervento di Beneduce ha affrontato i temi delle contraddizioni epistemologiche e della responsabilità della psichiatria contemporanea.  

L’evento è stato aperto da Pierluigi Pellini, direttore del dipartimento di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne, e da Martino Pirella, figlio di Agostino Pirella. Sono seguiti gli interventi del professor Massimo Bucciantini e della professoressa Silvia Calamai, componenti del comitato scientifico dell’iniziativa.

In occasione della “Lezione” è stato presentato il volume “Uno psichiatra umanista. Tra le carte e gli scritti di Agostino Pirella. Inventario e bibliogra­fia”, curato da Beatrice Biagioli, Lucilla Gigli e Marica Setaro con la prefazione di Massimo Bucciantini.

Il prezioso patrimonio di scritti, libri e fotografie di Pirella è stato donato negli scorsi anni dal figlio Martino all’Ateneo; dal riordino di tale materiale, conservato nell’archivio storico dell’ex ospedale, nasce adesso questa pubblicazione.

Pirella sentiva infatti la necessità di tramandare memorie, raccogliendo in centinaia di frammenti pensieri e appunti di una irripetibile stagione di innovazione e di trasformazioni della disciplina. Come sottolinea Bucciantini nella sua prefazione, le carte di questo archivio restituiscono solo una pallida idea della multiforme stratificazione del suo pensiero. “Centinaia di appunti di letture, aforismi, versi poetici, scalette di interventi, sommari di libri mai scritti, disegni, vignette sono presenti ovunque, e sono il segno tangibile della sua inesauribile e senza confini curiosità intellettuale”.
«Il libro raccoglie l’inventario dell’archivio personale dello psichiatra “basagliano” – si legge nella scheda della pubblicazione – l’archivio è stato oggetto di riordino, inventariazione e studio. Lo scavo dentro queste carte disegna la sagoma di uno “psichiatra umanista”. Pirella, nella pratica e nel pensiero, ha costantemente ripensato e agito “il problema psichiatrico”: non più l’annullamento dei malati nell’internamento manicomiale, ma l’esercizio di cura e di autodeterminazione delle persone».

L’evento è stato organizzato dal dipartimento di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne in collaborazione con la Biblioteca umanistica della sede universitaria di Arezzo.

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Foto:

Momenti dell’incontro “Seconda Lezione Agostino Pirella”, sala dei Grandi del campus universitario Pionta

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