San Francesco e i Barbolani tra storia e leggenda a Palazzo del Pero

La famiglia Barbolani da Montauto è una delle casate più antiche della Valtiberina e dell’Aretino, con documenti che ne attestano l’esistenza già dal IX secolo. Le sue origini affondano nel periodo delle invasioni barbariche, ma un momento di particolare rilevanza storica per la famiglia è il periodo compreso tra il 1214 e il 1224, quando San Francesco d’Assisi fu ospite del Conte Alberto II a Montauto. Durante una delle sue visite, il santo lasciò al conte il saio testimone delle sue stimmate, un gesto che sancì un legame di profonda amicizia.

Nel corso del tempo, questa relazione ha dato origine a racconti tramandati oralmente, che solo di recente hanno trovato riscontri documentari grazie agli studi di Nicoletta Baldini. Ulteriori documenti, per lo più inediti, rivelano l’importanza del rapporto tra i Barbolani e le comunità francescane dell’Aretino, dimostrando come questa amicizia abbia segnato profondamente la storia della famiglia e del territorio. La relazione di Alberica Barbolani si propone di ripercorrere questa affascinante storia, mettendo in luce anche alcuni personaggi meno noti della famiglia, che hanno plasmato le loro scelte di vita ispirati dal ricordo di San Francesco.

Alberica Barbolani, nata a Firenze, è molto legata a Montauto e alla Valtiberina. Laureata in Storia dell’Arte e in Storia, ha iniziato a dedicarsi agli studi d’archivio e alla storia della sua famiglia. Guida turistica abilitata dal 1998, lavora presso la Galleria degli Uffizi dal 1999, dove attualmente ricopre il ruolo di Assistente di Direzione. Dal 2000 risiede ad Anghiari, dove è anche Assessore alla Cultura. Tra le sue pubblicazioni più rilevanti si annoverano studi sulle collezioni degli Uffizi e sulla ritrattistica alla corte di Cosimo I de’ Medici.

I Venerdì di Palazzo del Pero sono promossi dal Centro di Aggregazione Sociale “Valcerfone” di Palazzo del Pero, con il contributo delle Acli Aretine e della Farmacia Marini-Giabbanelli.

Articoli correlati