Arezzo, altri 70 milioni per l’ospedale San Donato del futuro. 200 milioni di investimento complessivo

Ecco le strategie e le azioni al via per disegnare il volto nuovo del presidio ospedaliero presentate da Regione e Asl: dal partenariato manutentivo ai fondi regionali una maxi opera di riorganizzazione e ristrutturazione Avanti tutta sulla riqualificazione del San Donato ad Arezzo, eccellenza ospedaliera dell’Asl Toscana Sud Est. “Una scelta politica forte” chiosa il presidente della Toscana Eugenio Giani. “Un ospedale che già oggi offre un contributo importante alla valutazione alta sui livelli essenziali di assistenza erogati” prosegue l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzni.
E proprio dalla Regione arrivano nuove risorse per sostenere il piano di efficientamento e riorganizzazione della Asl. Trentacinque milioni erano già stati messi a disposizione, destinati al nuovo edificio volano già in corso di realizzazione, fondamentale per l’avvio dei lavori di riqualificazione delle aree che lo necessitano senza interrompere le attività dell’ospedale, utilizzati anche per le sale operatorie e l’acquisto di attrezzature. Altri 70 milioni si aggiungono adesso, messi a disposizione ancora dalla Regione attraverso il fondo ‘articolo 20’, e finanzieranno la ristrutturazione dei sei blocchi. Il terzo binario parallelo riguarda il parteniarato manutentivo, per l’adeguamento antisismico e il risparmio energetico. L’obiettivo finale è contenere i consumi di almeno il 30 per cento. La delibera dell’Asl Toscana sud est che avvia il percorso è stata appena approvata: le risorse necessarie da trovare attraverso questa collaborazione oscillano tra 60 e 100 milioni. Alla fine dunque saranno duecento i milioni che complessivamente saranno investiti.
Oggi, 21 marzo, presso l’auditorium del San Donato di Arezzo il presidente della Toscana Giani e l’assessore Bezzini, assieme al direttore generale della Asl Toscana sud est Marco Torre e al direttore del dipartimento tecnico Riccardo Antonelli hanno illustrato le modalità operative per avviare gli interventi di ristrutturazione e riorganizzazione del presidio, costruito tra il 1976 e il 2005. Un progetto ambizioso che restituirà alla città una struttura sanitaria moderna e funzionale.
Per la realizzazione del ‘nuovo’ ospedale, l’Asl Toscana sud est ha avviato l’iter per raccogliere proposte di partenariato manutentivo, che, insieme ai finanziamenti della Regione Toscana, permetteranno di realizzare i lavori.
Il percorso, avviato con delibera n° 259 del 21 marzo 2025, prevede la pubblicazione di un avviso di manifestazione di interesse per il partenariato: 120 giorni il tempo a disposizione per presentare le offerte. Le proposte saranno esaminate dall’azienda per valutazione di pubblico interesse. Seguirà una gara pubblica per arrivare all’affidamento e firma del contratto.
Le opere previste sono quelle del masterplan, il documento programmatico presentato nel 2023. Il primo step è già in corso con la costruzione appunto dell’edificio volano, che presumibilmente sarà completato nei primi mesi del 2026, per poi nello stesso anno avviare il resto dei lavori. Entro la fine del 2025 saranno pronti tutti i progetti esecutivi.
E’ previsto l’adeguamento antisismico dell’intera struttura e la riorganizzazione delle aree di degenza per garantire maggiore privacy e miglior comfort ai pazienti. Per ottimizzare la presa in carico dei pazienti saranno integrate le degenze mediche e chirurgiche e creati percorsi separati per gli utenti esterni, i pazienti interni ed il personale sanitario. Sarà creato anche un polo ambulatoriale e per le attività diurne e un altro per l’attività interventistica e multispecialistica. Gli interventi in programma prevedono anche l’organizzazione di una piastra di alta intensità di cura cardiovascolare, in continuità con l’area di pronto soccorso, e l’ammodernamento degli impianti tecnologici, oltre a ‘cappotti termici’, per maggior comfort climatico e risparmio energetico
Con 420 poti letti a disposizione e 120 mila metri quadri, il San Donato di Arezzo ha registrato nel 2024 ventimila ricoveri, 15 mila interventi chirurgici, 65 mila accessi al pronto soccorso e 1360 parti.
“Con trentacinque milioni avevamo già finanziato l’edificio volano e la riorganizzazione delle sale ospedaliere – commenta il presidente della Toscana Eugenio Giani -. Oggi possiamo annunciare la disponibilità di altri settanta milioni di risorse regionali che consentiranno la ristrutturazione, a rotazione, di ciascuno dei sei blocchi: risorse pubbliche che si aggiungeranno al parteniarato manutentivo per modernizzare gli impianti”.
“La riqualificazione del San Donato di Arezzo è una delle grandi priorità della Regione Toscana – evidenzia l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini – . Nonostante che il Governo dal 2022 non garantisca più risorse per investimenti in sanità, ci stiamo attrezzando con una pluralità di strumenti per dare concretezza ad un processo di ammodernamento strutturale e tecnologico di uno degli ospedali più importanti della nostra Regione”. “Il San Donato – conclude – infatti una struttura che va preservata e proiettata nel futuro e per questo c’è bisogno di investimenti nelle strutture e nelle tecnologie, azioni in parte già fatte”.
“Vogliamo restituire al nostro personale e alla cittadinanza un ospedale moderno e accogliente per sostenere l’ulteriore sviluppo dei servizi e delle attività – si sofferma in conferenza stampa il direttore generale della Asl, Marco Torre –. Il San Donato è un presidio strategico per la provincia aretina e per tutta la nostra Asl, con una storia ormai cinquantennale da preservare e valorizzare”.
“Con questa delibera – aggiunge – avviamo un percorso che unisce il finanziamento che la Regione Toscana ci mette a disposizione a quello derivante da un contratto di partenariato pubblico privato: una concentrazione di investimenti che ci consentirà di realizzare una completa riqualificazione del nostro ospedale, a partire già dal 2026”. Dal direttore generale il ringraziamento, oltre la Regione Toscana, anche al Comune di Arezzo per aver condiviso questo percorso.
“L’iter che abbiamo avviato permetterà all’azienda di avere uno strumento in più per poter realizzare la grande opera dell’ospedale – dichiara il direttore del dipartimento tecnico, Riccardo Antonelli -. Grazie al finanziamento regionale daremo, inoltre, una accelerata per portare a compimento i lavori previsti dal masterplan. È in corso la progettazione per il miglioramento dell’antincendio del presidio aretino”.
Ghinelli e Tanti: “Inizia per il San Donato una nuova vita. In arrivo 200 milioni. Sette anni di impegno che oggi trovano una risposta concreta a seguito degli atti di Regione Toscana”.
“Ricordiamo che la prima edizione degli Stati Generali della sanità aretina – marzo 2018 – aveva avuto come tema la necessità di un nuovo importante investimento per l’ospedale San Donato: dopo sette anni la città di Arezzo vede arrivare questo importante finanziamento da parte di Regione Toscana. In questo tempo, per la verità un po’ lungo, molte sono state le iniziative che abbiamo portato avanti per sottolineare la necessità di dare al nostro presidio ospedaliero quella necessaria occasione di crescita e sviluppo. In questo senso, abbiamo lavorato sia in termini urbanistici per mettere in sicurezza tutta l’area del Pionta e del San Donato oggi cittadella della sanità, sia in termini di interlocuzione politica con Regione Toscana. Un primo passo importante avvenne nel 2023 quando venne presentato il masterplan del nuovo San Donato, da allora non ci furono atti conseguenti ma l’impegno di Regione Toscana su questo tema si fece sempre più stringente. Fummo poi noi, e per la verità non da soli, a lanciare la proposta di attivare una procedura di project pubblico/privato che potesse unirsi alle indispensabili risorse ex articolo 20 così da poter raggiungere la cifra necessaria per il nuovo San Donato. E’ di poche settimane fa l’impegno del presidente Giani circa una tempistica ormai completata del procedimento che ci è stata poi confermata dal direttore Torre in via riservata alcuni giorni fa. Questo risultato è un diritto della città di Arezzo e mette in tranquillità tutta la sanita aretina e tutto il sistema della Asl sud est, per questo lo valutiamo come il compimento di un instancabile lavoro che abbiamo fatto in questi anni per sostenere la necessità prima e l’urgenza oggi di questo impegno importante di Regione Toscana”.