Schillaci al Forum Risk di Arezzo: “Servizio sanitario italiano uno dei migliori al mondo. Puntiamo su innovazione e prevenzione”

Schillaci: “Sono passati quasi 46 anni da quando il nostro sistema sanitario nazionale è stato istituito, è un mondo che cambia, la popolazione invecchia, dobbiamo ammodernarlo e investire su innovazione e prevenzione, continuando a garantire l’accesso a tutti“. Giani: “La salute è un diritto fondamentale, la sanità è centrale, chiediamo maggiori risorse, facciamo squadra. L’Italia destina solo il 6,3% del Pil al sistema sanitario. La Toscana è la Regione in Italia che spende di più in sanità con risorse proprie, ben 330 milioni

Primo giorno per il Forum Risk Management ad Arezzo. Molto atteso era l’intervento del Ministro della salute Orazio Schillaci, che di fatto ha aperto la prima giornata di lavori: “Il nostro servizio sanitario nazionale rimane uno dei migliori al mondo, la popolazione sta invecchiando ma dobbiamo continuare a consentire l’accesso alle cure a tutti. Dobbiamo puntare sull’innovazione, sulla prevenzione, per poter assicurare a tutti i malati le cure delle quali hanno bisogno, anche quelle più costose”. Il Ministro si è poi soffermato sul problema delle continue aggressioni che subiscono medici e infermieri, in particolare all’interno dei pronto soccorso: “È un problema soprattutto culturale, non basta inasprire le pene, bisogna far capire che il personale medico e quello infermieristico svolgono un ruolo fondamentale all’interno della nostra società, non è giusto aggredirli, neanche verbalmente, è un problema da affrontare e risolvere dal punto di vista educativo”.
Il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha ribadito che “la Toscana è riuscita ad avere maggiori risorse rispetto alle altre regioni italiane sottraendole ad altre voci di bilancio, stiamo parlando di una cifra di 330 milioni che va ad aggiungersi ai soldi che il sistema sanitario nazionale eroga alle venti regioni. Abbiamo percorso questa strada per sopperire ai tagli del Governo e poter così continuare a garantire il livello di servizi che abbiamo. Se a livello nazionale, nelle priorità del bilancio, fosse data più voce alla sanità sicuramente andrebbe meglio”.

Questo pomeriggio presso la Sala Auditorium dibattito sul tema “Verso un nuovo sistema sanitario”, cambiamento, equità di accesso alle cure e sostenibilità.
Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe: “Quello che oggi abbiamo proposto è che si deve introdurre un progressivo rilancio del finanziamento pubblico, perché ogni anno non possiamo stare a litigare per un miliardo in più o un miliardo in meno, perché con queste cifre facciamo sempre manutenzione ordinaria. Quello che serve è un rilancio progressivo di almeno tre/quattro miliardi all’anno semplicemente per galleggiare. Anche perché le previsioni per i prossimi anni la spesa sanitaria aumenterà fisiologicamente del 2,6 per cento. In Italia corrisponde a circa tre/quattro miliardi in più l’anno e in questo momento non sono nella legge di bilancio”.
Federico Spandonaro, dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, CREA Sanità, ha dichiarato che “siamo purtroppo ancora lontani dal trovare una condivisione necessaria. Oggi il finanziamento pubblico è insufficiente per garantire equità nella sanità. Si è parlato molto di tagliando speciale per il sistema, ma ancora c’è molto da lavorare per creare una visione condivisa su cosa ci deve essere dentro questo tagliando speciale. Occorre istituire un tavolo di confronto per raggiungere un accordo bipartisan per arrivare ad una trasformazione e non soltanto a piccoli cambiamenti temporanei. Se la sanità rimane ostaggio della polemica politica non riusciremo ad arrivare mai ad affrontare i grandi nodi”.

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