Adesso basta, Colcitrone non ci sta: “Tuteleremo la nostra immagine”
Sarebbero stati “aggrediti e insultati da facinorosi di Porta Crucifera alle 16.30 di domenica scorsa”: lo ha denunciato un cittadino che abita nel quartiere e che stava rientrando a casa con moglie e figlio appena nato. E’ importante l’orario: infatti a quell’ora scadeva il divieto di transito in vigore in occasione del corteo della Giostra del Saracino, quindi l’uomo ha imboccato via Fra le Torri, dove c’era accesso era libero e non c’erano vigili e transenne. “All’altezza di via Borgunto ci siamo trovati davanti a un muro di quartieristi di Porta Crucifera – ha raccontato l’uomo – tutti assembrati e senza mascherina che ci impediva di passare. Hanno iniziato a urlare insulti, minacciandoci di allontanarci e di fare retromarcia perché dovevano passare i cavalli del quartiere”. Ma a queste accuse e a questa ricostruzione, replica il direttivo del quartiere che di lì a poco avrebbe trionfato nella Giostra del Saracino:
“Nella stampa di questi giorni, come al solito, non si è risparmiato nulla al Quartiere di Porta Crucifera. Ormai ci siamo abituati, ma la pazienza ha un limite e francamente, dopo l’ultimo articolo apparso nei maggiori quotidiani locali, non ė possibile più tacere. Da un quotidiano ci attendiamo sempre una verifica delle notizie ma, molto probabilmente, quando si parla di Colcitrone questo non è necessario. Tanto è un nome che si può infangare.
Questa volta si è superato il limite. Chi ha contravvenuto alle regole non è certo il Quartiere né i suoi Quartieristi, che si sono visti arrivare incontro una macchina all’altezza di via dei Pescioni, direzione via Mazzini, mentre era in corso la sfilata.
Non vogliamo entrare nel merito delle ragioni e delle motivazioni che sono state rappresentate per giustificare la presenza del mezzo dove non si può transitare. Chi vive ad Arezzo, ed in particolare nel centro storico, conosce bene le regole e la viabilità nel giorno della Giostra. La segnaletica era chiara ed evidente è stata la violazione della stessa. Altrettanto evidente è stato l’atteggiamento di colui che si trovava alla guida del mezzo che, a dispetto della circolazione stradale prevista e delle indicazioni che sono state fornite, ha sempre mantenuto un atteggiamento arrogante e provocante generando nel corteo tensione ed impedendo ai cavalli di defluire regolarmente. Tutte le conseguenze che si sarebbero potute verificare se i palafrenieri ed i cavalieri presenti nel posto non fossero stati attenti nel cercare di tenere calmi i propri cavalli sono facilmente immaginabili.
Riteniamo che il fatto che si è verificato domenica sia molto grave. Sia nei confronti della manifestazione che nei confronti del Quartiere, che nelle sedi opportune tutelerà la propria immagine e quella dei suoi Quartiersti”.