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mercoledì | 18-12-2024

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“Alò”, tutti su YouTube: TeatrAli alla conquista del web con una miniserie speciale

S’intitola Alò l’ultima avventura del gruppo di teatro sociale legato all’associazione Gli Angeli di All Stars. “È gratis e divertente, una puntata tira l’altra. E i ragazzi sono eccezionali“: così Sarrini descrive i punti di forza della nuova iniziativa che coinvolge la compagnia amatoriale di cui fa parte, formata da attori diversamente abili e non.

Il progetto dei TeatrAli, avviato nel 2014, ha già portato in scena sei spettacoli diversi al centro di altrettante tournée in Toscana e Umbria. Quest’anno, dopo due sold out al Teatro Moderno di Tegoleto, il coronavirus ha costretto il gruppo ad annullare il resto delle date in cartellone della pièce “Merlino e il giardino dell’amore“. Primavera in lockdown, la tregua estiva e la stretta in autunno: il copione è lo stesso per tutti, ma l’emergenza sanitaria ha lasciato segni decisamente più profondi sulle famiglie che convivono con la disabilità.

Per i ragazzi la seconda ondata è esattamente come la prima. Soffrono a rimanere chiusi in casa e sentono la mancanza delle attività sportive e artistiche. Volevamo trovare un modo attraverso cui potessero esprimersi, ‘Alò’ è nata per questo“. Roberto è un operatore sociale. Recita con TeatrAli insieme al figlio Filippo e alla moglie Sara e scrive le storie e le battute degli spettacoli. La famiglia Sarrini, molto attiva nella comitiva, ha suggerito da subito di ricorrere alla tecnologia per tenersi in contatto e non interrompere quel graduale processo di autonomia e inclusione portato avanti con entusiasmo ogni giorno.

DigitAli, binario parallelo al progetto originario, non potrebbe esistere senza TeleLike. “Da marzo l’unico modo per ritrovarci è stato darci appuntamento su Meet o Zoom tutti insieme“, ricorda Roberto Sarrini. “Pensavamo di poter affrontare un nuovo spettacolo. L’andamento del contagio ha spento le nostre speranze da questo punto di vista, ma i ragazzi avevano sia la voglia che le capacità necessarie per recitare davanti alla telecamera del computer o dello smartphone. Quindi perché non creare qualcosa sul web, di modo che i nostri fan potessero comunque seguirci?“.

“Ecco perché ho inventato TeleLike su YouTube, una piattaforma gratis e accessibile a chiunque. L’abbiamo chiamata così perché i ragazzi vanno pazzi per gli applausi del teatro, gli abbracci, i baci con i compagni e il pubblico. Il ‘Mi piace’ sostituisce tutto questo nella dimensione virtuale. TeleLike è un contenitore per tanti contributi differenti: dalla webserie a un eventuale telegiornale satirico, ai tutorial per raccontare una ricetta di cucina, spiegare come si pianta un seme o illustrare dei lavoretti fatti a mano… A volte i genitori un po’ più anziani incontrano qualche difficoltà nel riprendersi, mentre tutti i ragazzi sono facilitati perché hanno dimestichezza con gli strumenti digitali, anche se capire quanti Like ricevono o quante persone fanno loro i complimenti è un po’ più complesso rispetto all’applauso”.

Nella fiction Roberto dirige una televisione sull’orlo del fallimento, ma l’intervento misterioso di un gruppo di hacker offre una chance inaspettata di sopravvivenza al canale tv. I primi episodi di “Alò” sono già disponibili su TeleLike. “Sono puntate da dieci minuti in totale“, spiega il regista-sceneggiatore. “I ragazzi recitano registrando a distanza o tramite videochiamate nelle quali ciascuno interpreta la sua parte. Non c’è un numero prestabilito di episodi, ma ne vorrei confezionare almeno 20 per la prima stagione. Le persone coinvolte sono tantissime, anche ragazzi che per varie ragioni non potevano partecipare alle prove e agli spettacoli. A tutti coloro che già facevano teatro si sono aggiunti altri attori e alcuni ospiti speciali“.

“Ci auguriamo che a settembre la pandemia sia finita e si possano ricominciare le prove per far ripartire il progetto di TeatrAli. Fino a quel momento ci sono i DigitAli. Speriamo di riuscire a portare avanti in parallelo entrambe le iniziative, l’una non cancella l’altra”.

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