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mercoledì | 09-04-2025

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Martin Mystère, Topolino, Tex, Diabolik e i vinili protagonisti nel weekend ad Arezzo Comics

La grande mostra mercato di fumetti e dischi usati e da collezione occuperà l’intero weekend. Per la due giorni a orario continuato personaggi come Martin Mystere, Topolino e Tex attireranno in città un pubblico ormai affezionato a uno dei saloni più importanti del Centro Italia per questo settore. Un’occasione appetitosa per tutti coloro che vorranno vendere, comprare e scambiare fumetti, vinili, album di figurine, cd più o meno rari con appassionati e collezionisti da tutto lo stivale. La location alle porte di Arezzo ospiterà circa 150 espositori italiani, oltre a disegnatori locali e non solo.

Alessandro Bennati, uno degli organizzatori, ha spiegato ad Arezzo24 il programma e gli aspetti più interessanti dell’evento.

Bianca: Quale rapporto c’è fra la città e il fumetto?

Alessandro Bennati: Questo appuntamento ha una storia molto lunga anche perché Arezzo è terra di grande tradizione nel fumetto, ci sono sia un pubblico che un genere di espositori molto preparati e appassionati. Si tratta di una manifestazione che comincia ad avere il suo peso.

Bianca: Nel programma è inclusa anche una mostra dedicata a Diabolik.

Alessandro Bennati: In 21 edizioni abbiamo analizzato tantissimi personaggi e autori. Diabolik è un fumetto di culto che raccoglie ammiratori soprattutto in una generazione che non è quella dei giovanissimi ma che in questo campo fa ancora opinione e ha una lente di valutazione molto attenta a quelli che sono gli ingredienti storici del fumetto: l’intrigo, lo stile, la storia. Diabolik e l’autore fiorentino Giuseppe Di Bernardo sono stati scelti dai nostri collaboratori per essere al centro dell’iniziativa: Arezzo Comics abbinato alla Fiera del Disco non è un evento commerciale, ma un appuntamento culturale per appassionati.

Bianca: Che contributo porteranno gli autori aretini? 

Alessandro Bennati: Be’, ad Arezzo c’è Fabio Civitelli che non ha bisogno di presentazioni, insieme a veramente tanti altri. Ogni anno prevediamo questo momento con loro per fare anche il punto della situazione con gli aretini e per analizzare i nuovi gusti del pubblico. Nel corso del tempo il fumetto è cambiato tanto, nel senso che anni fa c’erano prodotti destinati al “larghissimo consumo” mentre oggi sono molto molto settoriali, cioè ci sono dei fumetti apprezzatissimi ma da un pubblico limitato. L’incontro culturale è molto più importante rispetto a una volta perché permette di conoscere tendenze e il punto di vista degli autori. Che non è solo quello di operatori specializzati, ma serve a guidare il pubblico alla scoperta di questo mondo con gli occhi di chi ci lavora dentro. Arezzo può contare su persone di grande valore, sia professionalmente parlando che per sensibilità umana.

Bianca: Oltre ai fumetti, anche vinili e dischi faranno da protagonisti della mostra scambio. Quanto si parlano questi due settori?

Alessandro Bennati: Sono profondamente diversi nonostante nell’immaginario di tutti il fantasy e la musica siano due binari paralleli. Una volta si comprava molta musica su vinile, erano i tempi delle classifiche, c’era una fruizione differente. Oggi la musica si scarica ed è tutta gratis, non c’è lo stesso modo di apprezzarla. Ieri sera un espositore mi parlava della riscoperta del vinile e di quanto in passato fossero importanti le copertine, perché anni fa erano fondamentali per comunicare il valore artistico di un prodotto discografico. Io ho in mente le prime edizioni – ad Arezzo abbiamo iniziato nel 1999 –, quando ancora giravano i cercatori storici di vinili che volevano completare le loro collezioni. Oggi quelli ovviamente hanno trovato ciò che cercavano, ma da parte dei più giovani c’è un’attenzione forte verso il vinile e gli aspetti artistici correlati. Il tempo cambia tutto, per esempio oggi ad Arezzo non potremmo organizzare solo la mostra del vinile perché non riuscirebbe a stare in piedi, anche per un discorso di costi. Ma si abbina bene al fumetto. E poi si tratta di una mostra a 360 gradi perché contiene una grandissima varietà di collezionismo, dall’editoria sportiva ai gadget al merchandising. Veramente di tutto!

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