Assunzioni, clima interno, sicurezza, riconoscimenti professionali: il sindacato chiama a rapporto la Asl
“Forte preoccupazione sullo stato dei servizi sanitari, sullo stress accumulato dal personale e sulla tenuta complessiva del sistema”. La Fp Cgil dell’area vasta Toscana sud est e quindi delle province di Arezzo, Siena e Grosseto ha scritto una lettera ai vertici della Asl: Direttore generale e Direttori amministrativo e sanitario. La richiesta è quella di “intervenire immediatamente con azioni concrete per dare risposta a questi disagi”.
La Fp Cgil sollecita quindi “un accordo di programma a livello aziendale che si concentri su 4 temi fondamentali: piano di assunzioni ordinario e straordinario, clima interno e ottimizzazione tempi di vita e di lavoro, sicurezza, riconoscimenti professionali ed economici”.
Ed ecco i dettagli, iniziando dalle assunzioni: “mentre continua la battaglia della Fp Cgil contro il definanziamento della sanità pubblica e i limiti di legge che impediscono piani assunzionali adeguati, occorre concentrare tutti gli sforzi e utilizzare tutti gli strumenti a disposizione dell’azienda per garantire i giusti numeri nei setting: in alcuni servizi siamo ormai oltre il limite e alcuni setting essenziali sono garantiti solo attraverso il ricorso al lavoro supplementare”.
Secondo tema: il clima interno e l’ottimizzazione tempi di vita e di lavoro: “Occorre trasparenza e uniformità negli strumenti di mobilità interna sia dentro le zone distretto sia verso altre zone. Serve mettere al centro le persone con le loro aspirazioni, fragilità e bisogni senza farli sentire dei semplici numeri; in particolare servono strumenti di tutela per le madri e i padri che lavorano, per chi ha problematiche di salute o chi è in età avanzata”.
Terzo punto, sicurezza e prevenzione: “occorre maggiore attenzione agli ambienti di lavoro, agli strumenti in dotazione e alle modalità di svolgimento delle prestazioni. Soprattutto in questo momento in cui aumentano i casi di aggressioni verbali e anche fisiche verso gli operatori sanitari, serve mettere al centro interventi immediati e concreti per prevenire il fenomeno.
Infine la valorizzazione del personale: “far uscire nel più breve tempo possibile il bando per i DEP 2024, (che hanno già risorse destinate) per le progressioni di area a partire da quelle in deroga e per i nuovi incarichi con particolare attenzione a quelli professionali. Concludere gli accordi sul completo utilizzo di tutte le risorse derivanti da accordi o progetti regionali (risorse multe PISLL). Impegnarsi a utilizzare eventuali risorse aggiuntive della Regione per dare incentivi a settori che risultano ad oggi privi di qualsiasi indennità come, ma non solo, le aree mediche. Le aggiuntive (che noi continuiamo a pensare che siano uno strumento straordinario e che per il lavoro ordinario debbano essere fatte le assunzioni) devono essere prerogativa di tutte le professioni sanitarie e degli operatori socio sanitari (anche in altra forma se la norma non lo consente) perché è evidente che gli sforzi straordinari richiesti agli operatori in termini di
servizi e orari aggiuntivi non possono essere auto-pagati con il solo straordinario, ma devono
avere un ristoro adeguato”.
Per la Fp Cgil questi temi rappresentano la base su cui costruire un confronto dal primo tavolo in programma “e su questo chiameremo al confronto anche le altre forze sindacali.