Bekaert, il punto su ricollocamento e reindustrializzazione
“Ricordo – sottolinea Fabiani – che il processo di ricollocamento è in corso e questo sta avvenendo anche grazie alle attività avviate nell’ambito del protocollo per lo sviluppo e l’occupazione del Valdarno con enti locali, sindacati e associazioni di categoria, nato subito dopo l’annuncio del licenziamento degli ultimi 109 lavoratori. Infatti, in accordo con tutti i soggetti che ne hanno preso parte, abbiamo deciso di partire subito con il lavoro della cabina di regia, istituita dal protocollo, teso ad accorciare le distanze fra domanda e offerta di lavoro, senza aspettare i tempi tecnici e di mediazione fra le parti che caratterizzano la stesura di un atto del genere”.
“Questo impegno – aggiunge il consigliere del presidente Giani – ha prodotto risultati importanti, rappresentando un metodo di lavoro applicabile altrove e oggi il numero dei lavoratori ex Bekaert attualmente in carico ai centri per l’impiego si è notevolmente ridotto”.
“Sappiamo bene – prosegue Fabiani – che ci sono lavoratori che non hanno ancora trovato una nuova occupazione, così come altri l’hanno trovata solo a tempo determinato. Per questo continueremo a lavorare affinché a tutti sia garantito un nuovo posto di lavoro e al tempo stesso si giunga al più presto alla reindustrializzazione di un’area rimasta vuota, perché il nostro obiettivo è rimarginare una ferita per tutto il territorio da troppo tempo aperta”.
“Vale la pena ricordare – conclude Fabiani – che sul ricollocamento dei lavoratori e, soprattutto, sulla questione del futuro industriale del sito vi era un impegno preciso da parte del Ministero dello sviluppo economico, guidato dal ministro Giorgetti, che recentemente, insieme a Comune di Figline e Incisa e sindacati, siamo tornati a sollecitare chiedendo una nuova convocazione del tavolo al Mise”.