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sabato | 26-04-2025

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Bekaert: Trafilerie Meridionali ha presentato piano al Mise. I sindacati non sono soddisfatti

E’ quanto si apprende da fonti che hanno partecipato alla riunione di oggi a Roma sulla vertenza che da oltre un anno vede protagonista la fabbrica in Toscana, a Figline Valdarno che conta ancora 210 dipendenti in Cassa integrazione straordinaria fino a fine 2019. In una nota ufficiale diffusa da Bekaert al termine dell’incontro a Roma si parla della presentazione da parte di una “azienda italiana” di “un piano molto articolato sul quale sono in corso dettagliate verifiche di sostenibilità”, e questa viene definita “l’ipotesi più rilevante su cui si sta lavorando già da diversi mesi”. Allo stesso tempo, dichiara la multinazionale belga, “approfondimenti e verifiche sono in corso inoltre sul piano presentato dalla cooperativa dei dipendenti Bekaert. Al vaglio anche l’eventuale convivenza del piano, o parte di questo, con quello presentato dall’azienda”.

Bekaert: i sindacati non sono soddisfatti – Alessandro Beccastrini segretario Fim Cisl e Daniele Calosi segretario Fiom Cgil Firenze hanno sottolineato le richieste presentate a Roma per la vertenza della Bekaert: la proroga degli ammortizzatori sociali, la garanzia del governo sulla solidità industriale e finanziaria dei soggetti che presenteranno un piano industriale per reindustrializzare lo stabilimento di Figline Valdarno, la salvaguardia di tutti i posti di lavoro ed una data per un prossimo incontro anticipando l’organizzazione per i primi di novembre a Figline Valdarno di una assemblea congiunta dei lavoratori.

“Non siamo soddisfatti – dicono i sindacati -. A due mesi dalla scadenza della cassa ci troviamo davanti a due sole proposte di cui una frutto di alcuni lavoratori. Non usciremo da qui senza una data per un prossimo incontro e poi chiediamo la proroga degli ammortizzatori sociali. Entro la fine dell’anno, in soli due mesi, non siamo in grado di valutare la solidità della proposta di Trafilerie Meridionali e del suo partner, peraltro sconosciuto. Ad oggi non è stato neanche ipotizzato un numero di lavoratori che saranno ricollocati. Forse perché dipende da quanti soldi pubblici potranno arrivare? Ma con quali garanzie occupazionali? Non è accettabile esser messi di nuovo nella condizione di fare trattativa con la pistola dei licenziamenti puntata alla testa”.

Bekaert, Rossi chiede a Roma la proroga della cassa integrazione – Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha partecipato oggi a Roma al tavolo convocato al Ministero dello sviluppo economico per la ex Bekaert di Incisa Figline Valdarno.

“Abbiamo due ipotesi di reindustrializzazione – ha commentato – Però serve tempo per formalizzarle ed analizzarle. Nel frattempo dobbiamo garantire gli oltre 200 lavoratori che attendono. Per questo è necessario prorogare di alcuni mesi la cassa integrazione straordinaria per cessazione che scade alla fine dell’anno. Sarebbe sciocco non prendere in considerazione questa ipotesi”. “E’ necessario salvare questo sito produttivo, ha poi proseguito Rossi, riconfermo la disponibilità della Regione a far si che questo avvenga”.

Da parte sua la sottosegretaria Todde si è detta disponibile a portare al Ministero del lavoro la richiesta di proroga della cassa integrazione. E a riconvocare il tavolo entro novembre con l’obiettivo di concludere con la reindustrializzazione dell’area entro i primi quattro mesi del prossimo anno.

“Io sto con i lavoratori della Bekaert , come sempre e fino in fondo; vicino alle lotte della classe operaia della Toscana”.

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