Chiusura supermercato Pam, un duro colpo per i lavoratori. I sindacati chiedono un incontro in Comune
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Toscana chiedono chiarezza sui tempi e sulle modalità della riorganizzazione annunciata e garanzie sul ricollocamento di tutti i lavoratori e sulla tutela dei loro diritti contrattuali.
Arezzo, 21 dicembre 2024- “PAM PANORAMA non ci dà un bel “panorama”: Le Organizzazioni Sindacali aretine Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Toscana, nelle persone di Bianca Marinari, Federica Ricci e Luigi Marciano, così esordiscono dopo aver appreso dal web l’ennesima novità della Pam rispetto all’incontro che ha avuto in Comune con gli assessori Lucherini, Scapecchi e ai tecnici del Servizio governo del territorio:
“Abbiamo incontrato la dirigenza della Pam il giorno 13 dicembre scorso. ci ha riferito il contrario rispetto a quanto hanno confermato e concordato in Comune. La situazione si complica ulteriormente e per tale ragione chiederemo un incontro urgente con gli assessori e i vertici del Comune. Le Organizzazioni Sindacali esprimono grande preoccupazione per la confermata chiusura del supermercato Pam di via Tortaia, prevista per l’11 gennaio, e per le ripercussioni che tale decisione avrà sui lavoratori, sulle loro famiglie e sul tessuto sociale ed economico del quartiere”.
La notizia della chiusura, confermata durante l’incontro tra i rappresentanti del Gruppo Pam, l’assessore Federico Scapecchi, l’assessore Francesca Lucherini e i tecnici del Comune, rappresenta un duro colpo per i dipendenti coinvolti, i quali rischiano di trovarsi senza un impiego in un momento economico già complesso. Le intenzioni espresse dall’azienda, relative alla riorganizzazione degli spazi e alla riapertura di un punto vendita di dimensioni ridotte affiancato da un’attività commerciale diversa, non offrono al momento garanzie concrete né sul mantenimento dei livelli occupazionali né sulla salvaguardia dei diritti dei lavoratori.
“La Pam non è nuova a questo tipo di operazioni. La necessità di adeguare le strategie aziendali alle dinamiche di mercato – dichiarano i rappresentanti sindacali – riteniamo che siano inaccettabili. Le conseguenze di tali decisioni non possono ricadere interamente sui lavoratori, che rischiano di pagare un prezzo altissimo in termini di sicurezza economica e stabilità occupazionale”.
Le tre Organizzazioni chiedono chiarezza sui tempi e sulle modalità della riorganizzazione annunciata, garanzie sul ricollocamento di tutti i lavoratori coinvolti e sulla tutela dei loro diritti contrattuali e il coinvolgimento attivo delle istituzioni locali per individuare soluzioni che salvaguardino i posti di lavoro e il ruolo sociale del punto vendita all’interno del quartiere.
“Non possiamo permettere che una decisione aziendale, penalizzi ulteriormente un territorio già in difficoltà – concludono i sindacati –. Riteniamo indispensabile un’assunzione di responsabilità da parte del Gruppo Pam e invitiamo l’amministrazione comunale a vigilare affinché la riorganizzazione dell’immobile non si traduca in un ulteriore impoverimento del tessuto economico e sociale di via Tortaia”.
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