Decine di turni scoperti negli ospedali della provincia di Arezzo
Sono decine i turni scoperti negli ospedali della provincia di Arezzo: una situazione particolarmente difficile, che è destinata a peggiorare nelle prossime settimane con l’inizio delle ferie estive. A lanciare l’allarme è Claudio Cullurà, il segretario territoriale del NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche. “Si tratta di una situazione molto complicata che va avanti già da alcune settimane – spiega -. Avevo segnalato all’azienda nel corso dell’ultima trattativa le difficoltà alle quali stiamo andando incontro, ma invano. Nemmeno la richiesta di tavoli locali per approfondire la situazione ha avuto esito positivo. La questione ha continuato a complicarsi fino ad arrivare al paradosso, che si è verificato nelle scorse ore al pronto soccorso dell’ospedale di Santa Maria alla Gruccia a Montevarchi, di infermieri e Oss che non sanno che turno faranno due giorni dopo”.
Difficoltà dovute non solo all’ormai cronica mancanza di personale che affligge tutta la Regione, ma anche a una carenza di organizzazione e programmazione. “Nonostante le rassicurazioni dell’Azienda e l’invio di qualche unità ‘last minute’ – prosegue Cullurà – il Valdarno e la provincia di Arezzo soffrono di scarsità di infermieri e Oss. Al punto che, in più occasioni, agli infermieri in servizio all’ospedale del Casentino è stato chiesto di espletare mansioni proprie degli Oss. Non va meglio al pronto soccorso dell’ospedale di Montevarchi, dove l’azienda ha annunciato l’invio di un infermiere e di un Oss per cercare di tamponare la situazione ma la scarsità di personale è così grave che vengono richiamati in reparto ricorrendo alla produttività aggiuntiva (che è pagata molto più dello straordinario) infermieri che abitualmente svolgono la loro attività negli ambulatori territoriali. Per non parlare del pronto soccorso dell’ospedale della Fratta di Cortona che vive una cronica situazione di difficoltà”.
Problemi importanti anche in Valtiberina, dove NurSind segnala di infermieri del pronto soccorso assegnati temporaneamente alla medicina, con un mix ‘rischioso’ tra assistenza acuta e cronica e un elevato numero di ferie e ore da smaltire.
La preoccupazione del segretario territoriale del NurSind va, soprattutto, alle prossime settimane. “Con una situazione già così pesante – conclude Cullurà – è inevitabile aspettarsi ulteriori e più gravi disagi con l’approssimarsi della stagione estiva e con la legittima necessità di infermieri e Oss di godere delle ferie estive”.