Guide turistiche, entrata in vigore la riforma
È entrato in vigore il 13 luglio il regolamento attuativo della riforma della professione di guida turistica. Diventano quindi operative le sanzioni sia per chi esercita illegalmente la professione di guida turistica sia per chi si avvale di guide non autorizzate. Con la riforma infatti spetterà esclusivamente alle guide turistiche abilitate lo svolgimento di visite guidate mentre per gli abusivi la legge prevede sanzioni.
Soddisfazione da parte di Lucio Gori coordinatore Provinciale Assoturismo di Confesercenti, impegnato da anni a contrastare il fenomeno dell’abusivismo nel settore delle guide turistiche. Gori accoglie positivamente la riforma: “Bene le sanzioni. D’ora in avanti serviranno i controlli. Ogni comune dovrà istituire la figura del vigile turistico”.
La riforma prevede che i soggetti non abilitati, sorpresi ad esercitare abusivamente la professione, potranno essere multati dagli organi di polizia locale, dalle autorità di pubblica sicurezza e da ogni altro soggetto autorizzato con una sanzione da 3.000 a 12.000 euro. Anche gli intermediari turistici – online o offline, italiani o esteri – potranno essere sanzionati (da 5.000 a 15.000 euro) se non impiegheranno, per i propri servizi, una guida turistica abilitata. Stessa sanzione è prevista anche ai responsabili degli istituti e dei luoghi della cultura aperti al pubblico, anche appartenenti a soggetti privati, che non dovessero utilizzare una guida turistica abilitata o che dovessero interdire od ostacolare in qualsiasi modo l’ingresso della guida turistica e lo svolgimento della relativa attività.
“Previste quindi pesanti sanzioni” puntualizza Lucio Gori “adesso l’auspicio è che sia un punto di svolta nella lotta all’abusivismo e all’irregolarità nella professione. Abbiamo atteso per oltre dieci anni la riforma, e ora chiediamo ai Comuni di attivarsi quanto prima per recepire ed applicare le novità, iniziando finalmente i controlli”.
“Adesso, finalmente, gli enti locali” prosegue Gori “hanno a disposizione tutti gli strumenti necessari non solo per intervenire contro l’esercito di abusivi che da troppo tempo imperversa nel comparto, ma anche per chiarire alcune situazioni borderline che ostacolano le guide nello svolgimento della professione”.
E Gori rilancia: “ai comuni, in particolare a quelli dove è già stata istituita ed applicata la tassa di soggiorno, chiediamo che considerino seriamente la proposta di monitorare il territorio con l’istituzione del Vigile Turistico, una figura che abbia le competenze più specifiche e adeguate per il controllo del centro storico e del territorio in termini di ospitalità turistica e controllo dei servizi turistici. Questa figura dovrebbe chiaramente vigilare non solo rispetto all’abusivismo nel settore guide, ma per tutto il comparto turistico, dalle agenzie di viaggio alle strutture ricettive, dai tour operator ai servizio di accompagnamento ebike, ecc.”.
Ed anche sul territorio aretino negli ultimi anni non mancano le segnalazioni arrivate su un fenomeno che appare dilagante per il quale adesso è attesa la frenata. “Il contrasto all’abusivismo” puntualizza Lucio Gori “richiede un impegno attento e continuo da parte degli organi di controllo. Registriamo un numero crescente di continuate violazioni a quanto disposto dall’art. 12 della legge 190 che chiarisce e disciplina che l’attività di guida turistica sia esercitata solo da professionisti abilitati. In alcune realtà come Arezzo e Cortona, sempre più frequentemente ci verrebbero segnalate le presenze di guide abusive con badge creativi di riconoscimento, anzichè il regolare tesserino di abilitazione rilasciato dalla Regione Toscana che ne attesta la qualifica professionale. Sollecitiamo dunque i diversi assessorati ad intervenire correttamente ed efficacemente per contrastare questa piaga che influisce negativamente non solo sulla legalità, ma soprattutto sulla qualità dell’offerta turistica, poiché le guide autorizzate offrono una corretta e documentata divulgazione dei beni culturali dei nostri centri storici e praticano onestamente sul piano fiscale, la loro attività professionale”.