“Mai di domenica”: nuovo sciopero dei sindacati del commercio

Bianconi ricorda che “dopo il pacchetto di 16 ore di sciopero proclamate in settimana, siamo costretti ancora a denunciare l’indifferenza totale di molte aziende del settore, che non hanno preso in considerazione le richieste che unitariamente FILCAMS, FISASCAT e UILTUCS hanno inviato, sia a livello nazionale che regionale e in piena emergenza COVID-19, perché siano ridotte le fasce orarie di apertura al pubblico e i negozi restino chiusi nelle giornate domenicali, collocate nella vigenza dei decreti legislativi emanati dalla Presidenza del Consiglio“.
Il sindacato evidenzia che anche alle lavoratrici e ai lavoratori di questo settore devono essere garantiti sia il recupero psicofisico che tutte le garanzie per la salute. “Per questo“, conclude Bianconi, “continuiamo a chiedere che ci sia un’equiparazione degli orari commerciali e delle chiusure dei punti vendita, in modo tale da garantire ad aziende, clienti e lavoratori un trattamento univoco. Rinnoviamo l’invito a fare la spesa una volta alla settimana, ma al tempo stesso chiediamo alle aziende maggior rispetto verso i lavoratori e azioni più forti e concrete. Se la scorsa settimana alle nostre richieste abbiamo ricevuto una parziale risposta da parte di alcune aziende, che hanno deciso di ridurre le loro fasce di apertura e per la domenica di chiudere alle ore 15, resta il problema del sovraffollamento nei punti vendita che rimarranno aperti, con evidenti e gravi problemi di contagio“.