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giovedì | 02-01-2025

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Nuove Acque e sindacati firmano protocollo per sicurezza in azienda in fase 2

Nuove Acque, gestore del servizio idrico della provincia di Arezzo e parte della provincia di Siena, ha sottoscritto insieme alle organizzazioni sindacali presenti in azienda (RSU assistita da FILCTEM CGIL) e il responsabile dei lavoratori per la sicurezza (RLS) il protocollo di intesa per l’applicazione delle buone pratiche di sicurezza in azienda. Si tratta di un insieme condiviso di regole di comportamento e linee guida ispirate a un principio generale di prudenza per assicurare ai lavoratori quelle condizioni che consentano il regolare svolgimento delle consuete attività operative e il graduale rientro in ufficio del personale attualmente in smart working, per una efficace ripartenza dopo il periodo di lockdown.

Il protocollo sottoscritto insieme alle rappresentanze sindacali è un risultato importante, frutto di un dialogo costruttivo che ci ha motivato a definire formalmente e ad applicare le misure di sicurezza recepite in questi mesi di emergenza“, ha dichiarato Francesca Menabuoni, amministratore delegato di Nuove Acque. “Nuove Acque sta gradualmente tornando alla normalità dal punto di vista della vita aziendale, ma è doveroso precisare che il servizio all’utenza non si è mai fermato: l’approvvigionamento idrico e la depurazione sono sempre stati garantiti, il servizio allo sportello è stato provvisoriamente effettuato dal call center e il pronto intervento è sempre stato operativo. Ora, grazie alla collaborazione di tutti, siamo pronti alla ripartenza, ancora più impegnati a favorire comportamenti corretti per la salvaguardia della salute dei nostri lavoratori e dei cittadini con i quali veniamo quotidianamente in contatto“.

Con il protocollo, valido fino al 31 luglio, l’azienda si impegna al rispetto di quanto previsto dai diversi DPCM introdotti dall’inizio dell’emergenza e dal Decreto Rilancio in termini di tutela dei dipendenti e contenimento della diffusione del virus. Nuove Acque ha messo a disposizione dei dipendenti i DPI e il materiale per la sanificazione di postazioni, mezzi e ambienti comuni. Con il graduale rientro di tutti i dipendenti in azienda, sia ad Arezzo che nelle sedi distaccate, gli uffici che prevedono la compresenza di personale sono stati adeguati in modo da garantire il rispetto della distanza interpersonale e tutti gli accorgimenti di sicurezza necessari: cartellonistica, pannelli di plexiglas, percorsi d’accesso, dispenser gel igienizzanti, eccetera. La corretta informazione sulle procedure applicate e sui comportamenti da tenere sul posto di lavoro è anche oggetto di specifici moduli formativi programmati dall’azienda.

Il lavoro svolto e che contiamo di implementare anche in relazione all’andamento dell’emergenza sanitaria“, dichiarano i rappresentanti dei lavoratori, “è stato quello di calare nella realtà aziendale strumenti e pratiche formulate a livello nazionale nei vari provvedimenti normativi succedutisi e nei protocolli Governo-parti sociali. La sintesi che si è formalizzata nel Protocollo aziendale contempera la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori con la continuità del servizio pubblico che forniamo: per arrivare a questo risultato è stato determinante l’utilizzo del lavoro in modalità agile laddove applicabile nonché l’impegno di tutti i nostri operatori che hanno continuato a lavorare in sicurezza anche nelle fasi più critiche dell’emergenza“.

Il dialogo tra Nuove Acque e le rappresentanze sindacali, con il supporto del medico aziendale e dell’RLS, ha permesso di individuare specifiche regole di convivenza che hanno trovato da subito il consenso tra i lavoratori. Il protocollo congiunto regola l’utilizzo degli spazi comuni, compresi quelli destinati al consumo di pasti e snack, le trasferte e le riunioni (interne e con presenza di esterni), la gestione degli accessi e delle uscite, l’utilizzo dei mezzi operativi aziendali e prevede la programmazione di test sierologici. Le regole del protocollo sono applicate anche ai cantieri mobili e alle 5 agenzie territoriali.

La sorveglianza sanitaria è un ulteriore aspetto chiave del protocollo aziendale, fedelmente a quanto previsto dalle disposizioni governative: obbligo di astensione dal lavoro in caso di febbre, divieto di spostamento per dipendenti in quarantena, obbligo di informare il datore di lavoro in caso di insorgenza di sintomi febbrili/influenzali durante il regolare svolgimento delle proprie mansioni e di un possibile comportamento a rischio (contatto con presunte persone positive) e, da ultimo, ma non per importanza, accesso consentito ai luoghi di lavoro solo dopo accertamento della temperatura corporea.

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