Operai forestali della Toscana, siglato il nuovo contratto
Arezzo – Le organizzazioni sindacali unitamente ad ANCI Toscana hanno firmato il rinnovo del contratto integrativo regionale di lavoro per gli oltre 400 operai forestali della Toscana. Si tratta di un risultato importante che arriva a conclusione di un percorso lungo ed articolato. In Toscana questi operatori svolgono mansioni di gestione del demanio forestale regionale e l’attività antincendi boschivi. Queste attività sono svolte da diverse strutture, regionali e locali e si avvalgono dell’apporto di organismi statali e di associazioni del volontariato. Sul territorio si contano ben 40 Enti impegnati tra Unioni di Comuni, Città metropolitane, Comuni, tutti titolari della gestione del patrimonio agricolo-forestale regionale che organizzano e gestiscono squadre operative a cui si aggiungono le squadre organizzate dagli Enti Parco regionali. Nello specifico il numero di addetti (operai, guardie e impiegati) nelle province di Arezzo e Siena sono così ripartiti: Arezzo 73 dipendenti fra Unioni dei Comuni e del Comune di Arezzo; Siena 50 dipendenti delle Unioni dei Comuni. A questi vanno aggiunti i dipendenti dei Carabinieri UTCB, che applicano lo stesso CCNL; in Toscana sono circa 250, cosi distribuiti Provincia di Arezzo 52 dipendenti in due reparti Pratovecchio e Pieve Santo Stefano e nella Provincia di Siena 20 dipendenti.
“Già ad inizio anno, dichiara Simone Scarpellini segretario categoria UILA-UIL Arezzo-Siena, era stato siglato un accordo, che ora si è perfezionato e che prevede un aumento contrattuale per tutti i lavoratori del comparto e la conferma di un’indennità una tantum a compensazione dei mesi successivi alla scadenza del contratto.
Queste figure professionali, prosegue Scarpellini, sono dipendenti di questi Enti, competenti ai sensi della L.R. 39/00, e garantiscono manodopera specializzata che lavorano tutto l’anno nei cantieri forestali e sono tecnicamente preparati a operare in bosco, in attività di prevenzione, nello spegnimento degli incendi boschivi che nelle operazioni di bonifica e di protezione civile: attività di primaria importanza per mettere in sicurezza le aree interessate da incendio. Infine. ricorda Scarpellini, spesso dopo ogni intervento il plauso va ad altre categorie dimenticandosi del loro lavoro”.