Pam, conferma chiusura Tortaia. Lavoratori verso altri punti vendita, tutti con i conti in rosso
Supermercato PAM: il futuro continua a rimanere incerto. Ieri si è svolto l’incontro tra azienda e sindacati. E le notizie che arrivano non sono buone.
La Pam non ama Arezzo. Forse nemmeno la Toscana e guarda oltre gli Appennini. Ieri l’incontro con i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Esito negativo: confermata la decisione di chiudere il punto vendita di Tortaia dal prossimo 11 gennaio, disponibilità a trasferire i 25 addetti negli altri 3 negozi della provincia ma ammissione che anche questi, con l’eccezione di quello a Campo Marzio, hanno i conti in rosso. Il rischio è di lasciare un negozio che chiude per un altro che forse farà la stessa fine.
I sindacati sono quindi fortemente preoccupati delle strategie Pam non solo per Arezzo ma anche per la Toscana: un negozio è stato chiuso a Pisa e a Firenze vengono applicati i contratti di solidarietà. Alla spalle c’è anche la negativa esperienza romana e quindi la preoccupazione che la Pam stia progressivamente spostando il suo baricentro verso nord.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno quindi chiesto una chiara strategia imprenditoriale che delinei un possibile futuro almeno per i negozi di San Giovanni, Sansepolcro e Campo Marzio ad Arezzo. Una strategia che sia inserita nel contesto regionale e renda quindi credibili le proposte Pam per il personale. Chiarezza è necessaria anche sul futuro dell’immobile di Tortaia, di proprietà Pam sul cui futuro non ci sono informazioni.
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