Polizia Provinciale, i sindacati: “Il corpo deve rispondere esclusivamente al Presidente dell’Ente”
Le organizzazioni sindacali RSU, CGIL FP, CISL FP, UIL FPL e CSA RAL, hanno inviato una seconda lettera al Presidente della Provincia di Arezzo, Alessandro Polcri, al Segretario Generale della Provincia, Avv. Angelo Capalbo, ai Consiglieri Provinciali e al Prefetto di Arezzo, Clemente Di Nuzzo. La comunicazione fa seguito alla precedente nota di ieri, ed esprime la necessità di intervenire urgentemente sul Decreto del Presidente n. 129 del 31 dicembre 2024.
Il Decreto in questione introduce una modifica alla struttura organizzativa dell’Ente, collocando il “Servizio Corpo della Polizia Provinciale” e il relativo Comandante sotto le dirette dipendenze del Segretario Generale. Le sigle sindacali ritengono che tale disposizione contrasti con normative vigenti e consolidati orientamenti giurisprudenziali, richiedendo pertanto l’adozione di un provvedimento di autotutela per ripristinare la situazione precedente, che vedeva il Corpo della Polizia Provinciale rispondere esclusivamente al Presidente della Provincia.
Secondo le organizzazioni sindacali, l’autonomia del Corpo della Polizia Provinciale è sancita da normative specifiche e da una giurisprudenza che ne ribadisce il ruolo indipendente rispetto alle altre strutture amministrative. In particolare:
La sentenza del Consiglio di Stato n. 6871/2024 stabilisce che: Il Comandante della Polizia Locale deve appartenere ai ranghi del Corpo stesso.
Le funzioni principali e strumentali del Corpo devono essere ricondotte esclusivamente al Comandante.
Gli atti di riorganizzazione che interessano la Polizia Locale rientrano nell’ambito della macro-organizzazione e sono soggetti alla giurisdizione del Giudice Amministrativo.
La sentenza del TAR Campania n. 1470/2029 sottolinea che: La Polizia Locale, inclusa quella Provinciale, deve mantenere un’autonomia organizzativa e non può essere assimilata ad altre articolazioni burocratiche dell’Ente.
L’organizzazione della Polizia Locale richiede un modello gerarchico ispirato a quello delle strutture militari, con il Comandante direttamente responsabile nei confronti del Sindaco o del Presidente della Provincia.
Le sigle sindacali evidenziano che la Polizia Provinciale, come previsto dalla legge 65/1986, svolge delicate funzioni di polizia giudiziaria, stradale e di pubblica sicurezza, attribuite al personale in virtù delle qualifiche specifiche. Tali compiti richiedono un’autonomia funzionale che non può essere limitata da subordinazioni gerarchiche a dirigenti o funzionari amministrativi, incluso il Segretario Generale.
L’attuale configurazione rischia di compromettere l’autonomia del Corpo, influendo negativamente sulla sua capacità di svolgere le proprie funzioni. Inoltre, la subordinazione gerarchica al Segretario Generale potrebbe determinare conflitti di interesse, soprattutto in relazione a indagini che coinvolgano figure apicali o organi pubblici dell’Ente.
Alla luce di quanto esposto, le organizzazioni sindacali richiedono con urgenza la modifica del Decreto n. 129/2024, ripristinando l’autonomia funzionale del Corpo della Polizia Provinciale, che deve rispondere esclusivamente al Presidente della Provincia. In assenza di un intervento, le sigle sindacali si riservano di intraprendere le azioni che riterranno necessarie per tutelare la corretta organizzazione del Corpo.