Sanità aretina, assunzioni in stallo
La Regione Toscana con la delibera 140 del febbraio 2023 ha dato indicazioni a tutte le aziende pubbliche di rientrare dall’ennesimo sforamento economico. Da questa scelta deriva l’allarmante situazione che si profilerà nei prossimi anni per la sanità territoriale. Su questo fronte la FP Cisl aretina esprime forti preoccupazioni ed esterna le proprie richieste per tutelare i servizi ai cittadini e i diritti dei lavoratori del mondo della sanità.
“Apprendiamo dall’Azienda Toscana Sud Est che nei prossimi anni in particolare nel prossimo triennio 2023/2025 non sarà possibile assumere personale – spiega il Segretario FP Cisl Arezzo Maurizio Milanesi. Partendo dall’anno 2023 il bilancio uscite ed entrate dovrà portare un -137 operatori, per gli anni successivi c’è solo da sperare”.
“Il sistema già oggi si trova in gravissime difficoltà – continua Milanesi – il personale è in sofferenza su tutti i profili. Si negano part-time, aspettative per gravi motivi, stiamo già sforando i budget degli straordinari nell’anno 2023 e siamo ancora a marzo. Qualsiasi tipo di assenza fa saltare i turni lavorativi. Immaginarsi ancora un anno di sacrifici e di arretramento sul numero degli addetti è inconcepibile e insostenibile”.
Le esternalizzazioni hanno prodotto spese di gran lunga superiori agli anni precedenti, il ricollocamento del personale è motivo di forte malumore e di difficile comprensione tra i sanitari.
“La Regione deve trovare al più presto delle soluzioni. Ad oggi il personale scappa dal servizio pubblico, il privato sta alla porta in attesa degli eventi, i cittadini vedranno sempre di più compresso il loro diritto ad avere una sanità pubblica che risponda alle loro richieste così come prevede la Costituzione”.