Anno domini 2020, ma qualcuno è rimasto all’età della pietra
Le vittime nella stragrande maggioranza dei casi subiscono in silenzio, i pochi che si azzardano a rendere pubbliche queste violenze fisiche e psicologiche, spesso devono passare attraverso la gogna dei social, dove abbondano soggetti dotati di cervelli che hanno la sola funzione di tenere separati i padiglioni dell’orecchio destro da quello sinistro. Nei giorni scorsi ha subito pesanti attacchi Francesco Italia, sindaco di Siracusa, colpevole, secondo gli odiatori, di essere gay. I due mentecatti si sono scatenati in un video diffuso pubblicamente su Facebook, filmato poi sequestrato dalla Digos che ha successivamente provveduto a denunciare gli autori. Siamo nel 2020 ma da un certo punto di vista qualcuno si trova all’età della pietra e non vedo speranze di un futuro migliore, perché l’omofobia è l’odio che nasce dalla mancanza di cultura, dall’assenza di sensibilità. L’omofobia è soprattutto l’odio di chi non sa amare. Ho vissuto gli anni ’90 ascoltando la musica di Kurt Cobain, uno che ha preferito abbandonare volontariamente questo mondo a soli 27 anni, deluso da tutto e da tutti. Ricordo una sua frase nel corso di una intervista: “Non sono gay ma vorrei esserlo per il solo desiderio di far incazzare gli omofobici.” Il primo cittadino di Siracusa ha ricevuto una telefonata di vicinanza da Papa Francesco. Da ateo e laico convinto non avrei mai pensato che un giorno sarei arrivato ad identificarmi nel sommo rappresentante della chiesa cattolica: Papa Francesco è uno dei pochi ad ergersi a difensore degli umili, dei poveri e dei discriminati.