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domenica | 23-02-2025

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Chi ha imbrattato il monumento di Cesa dovrebbe essere condannato a leggere dieci libri

Oppure a Milano è stata gettata della vernice rossa sulla statua del giornalista Indro Montanelli.
Non credo che gli imbrattamenti avvenuti dalle nostre parti, ultimo quello del monumento ai caduti di Cesa, siano però frutto di chissà quale disegno ideologico.
Sono semplicemente il prodotto dell’imbecillità. Dell’analfabetismo di chi non conosce il passato e ripudia la storia. Spero che i responsabili vengano presto individuati e non solo per fargli pagare una multa salata. La pena migliore per soggetti di tal fatta sarebbe obbligarli a leggere almeno dieci libri che parlano degli accadimenti che stanno dietro alla scultura che hanno deturpato.
Questa gente deve capire che i monumenti non sono solo pezzi di bronzo o di marmo. I monumenti hanno un’anima e possiedono una vita interiore. Tuttavia, per chi non conosce la storia, sono solo figure senza senso, gusci vuoti senza valore.
Qualche anno fa ho scritto un libro che parla del monumento ai caduti di Castiglion Fiorentino. L’ho scritto perché non solo mi piace la storia ma perché sono convinto che, insieme al bronzo sia stata fusa in quella statua una porzione di vita castiglionese e quindi quell’opera appartiene a tutti noi.
Questa cosa, coloro che hanno sporcato il monumento di Cesa, non l’hanno capita. Non si rendono conto che imbrattando il monumento hanno offuscato la memoria e senza memoria loro non sono niente.

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