Lasciate gli affetti fuori dalla politica
C’è poi anche il tema dei comportamenti “privati” di chi riveste una carica pubblica, quest’ultimi non sono mai privati e devono tener conto della dignità connessa alla carica. Non mi piace per esempio chi da deputato offende le donne in TV, non mi piacciono i Primi Ministri che si dimenano in balli sguaiati, non mi piacciono i Sindaci che per un selfie fanno i buffoni.
Ma la famiglia, i rapporti affettivi, i figli, i padri e le madri sono un’altra cosa. Cosa c’entrano con l’attività di un politico?
Eppure in Italia dove si tollera quasi tutto e fa più audience Fabrizio Corona (personaggio che almeno ha pagato di persona le sue colpe) di un premio Nobel, si continua a scavare nella vita personale andando a ricercare i peccati dei familiari fino alla quarta generazione. Utilizzando poi queste ricerche come un’arma politica.
In questo paese in cui i vizi privati diventano pubbliche virtù e i furfanti, come nel paese di Acchiappacitrulli, sono premiati, ebbene in questo paese si fanno ricerche meticolose sul DNA di un marito, di un compagno, di una moglie, di una campagna e si tralasciano i furti di stato e le truffe miliardarie.
A questo siamo ridotti da una politica e da una informazione che mette nel mirino non il ministro o la ministra ma l’uomo o la donna in quanto tali. Nel mio piccolo ho provato sulla mia pelle e talvolta continuo a sentire questo olezzo di marcio che ci circonda.
Rispetto a GIORGIA MELONI sono da tutt’altra parte e tuttavia non posso non riconoscere la dignità con cui oggi comunica la fine di una sua storia privata. Che rimane ed è una storia privata che nulla ha a che fare con il suo impegno politico.
Mi dispiace se qualcuno dalla mia parte si sentirà deluso o peggio offeso dalle mie parole io però, a differenza di alcuni, non faccio di mestiere il cacciatore di uomini e o il tagliatore di teste e fin quando l’avrò sul collo ragionerò con la mia testa.