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sabato | 22-02-2025

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#madecheseragiona

Non è oscena la Marcia per la pace, è oscena la guerra

Non è oscena la Marcia per la pace, è oscena la guerra

Lo dico chiaro e tondo: non mi piace lo spirito da guerrieri omerici che sembra aver pervaso politici, commentatori, editorialisti e opinion leader. Sono tutti armigeri di cartapesta che rimandano a quella famosa strofa di Olindo Guerrini: “Perché, lungi dai colpi e dai conflitti, comodamente d’ingrassar soffrite, baritonando ai poveri coscritti “Armiamoci e partite?

Lezione francese o mal francese?

Lezione francese o mal francese?

Nel nostro bellissimo paese, si viaggia sempre sul filo dell’emergenza e proprio in nome dell’emergenza, ma sarebbe più giusto dire in nome dell’incapacità di coniugare numeri e politica, i partiti (compreso chi sta all’opposizione) hanno sottoscritto una sorta di tregua.

Ucraina, gli spiritelli che tornano dopo più di 30 anni

Ucraina, gli spiritelli che tornano dopo più di 30 anni

Il conflitto in ucraina ha fatto riapparire spiritelli che da molti anni erano confinati in qualche angolo remoto del cervello. Figli illegittimi di una memoria filogenetica che aspettava solo l’occasione per mostrarsi tutta intera e senza veli. L’occasione propizia è stata la guerra e all’improvviso è come se il nastro della storia si fosse riavvolto.

Poesie sui muri, una grande idea

Poesie sui muri, una grande idea

La poesia può utilizzare tutti i vocaboli dell’universo e perciò assumere migliaia di forme. Fernando Pessoa amava dire che i poeti “lavorano sui loro versi come un carpentiere sulle assi”. E un bravo carpentiere dal legno può creare qualunque cosa: uno sgabello, un sarcofago, perfino una nave.

Alta velocità, i numeri cantano il de profundis

Alta velocità, i numeri cantano il de profundis

I numeri sono più chiari delle parole, limpidi come un lago senza fango e perciò su alta velocità, stazione Medioetruria, freccerosse, bacini di utenza, è oltremodo utile scavare nelle cifre, senza farsi incantare dai discorsi roboanti che furoreggiano nel paese di “acchiappacitrulli”.

La rivolta del pane

La rivolta del pane

Non so se sia alle porte una “rivolta del pane” di manzoniana memoria, di una cosa però sono certo, il rincaro esagerato dei prezzi delle materie prime (tra tutte l’energia) è dirompente.