No, non esistono pasti gratis, alla fine qualcuno il conto lo paga. Questa verità va gridata ora, nel momento in cui tutti vanno in brodo di giuggiole per i fiumi di denaro in arrivo dall’Europa.
A memoria mia non c’era mai stato un sommovimento come questo. A confronto il Giubileo e i mondiali di calcio, altre due ghiotte occasioni in cui la “manna” piovve dal cielo, appaiono roba da ragazzi.
#madecheseragiona
Luci spente nelle piazze, con la demagogia non si riaccendono le lampadine
Si “spengono le luci, tacciono le voci …” cantava Celentano, oggi la stessa canzone la cantano i Sindaci mentre si preparano a spengere l’illuminazione di piazze e monumenti per protesta contro il rincaro della luce.
Il palloncino scoppia
Scompariremo in un mare di retorica, tanto liquida che ci risucchierà in meno di un secondo. È la retorica dei sepolcri imbiancati che plaudono al Presidente Mattarella e sembrano non capire che il suo “alto” richiamo alla dignità, è tutto per loro. Per coloro che forse (dico forse), potrebbero provare a cambiare le cose ma per ignavia, incapacità, inadeguatezza e opportunismo, preferiscono starsene con i piedi all’asciutto e il culo al caldo.
Il bue non diventa re entrando nel palazzo
Una giornalista turca è stata arrestata perché, durante una trasmissione TV, ha citato un proverbio che suona più o meno così: “Il bue non diventa re entrando nel palazzo, ma il palazzo diventa una stalla”.
Piccole grandi storie di Ebrei a Castiglion Fiorentino
“Il Giorno della Memoria” può essere l’occasione per riscoprire in che modo la persecuzione degli ebrei arrivò a Castiglion Fiorentino. Non aspettatevi nulla di eclatante, sono microstorie che niente hanno a che vedere con la macchina di morte dei campi di sterminio. Però aiutano a capire.
Stazione Alta Velocità, molto promettibile, poco realizzabile
Sarò un romantico, oppure solo un rimbambito, tuttavia continuo a pensare che la politica dovrebbe offrire speranze e non illusioni. E benché in parecchi mi abbiano sconsigliato, voglio dire la mia sul meeting (oggi gli incontri si chiamano così), che si svolgerà a Cortona sul tema “Stazione dell’Alta velocità in Valdichiana”.
Un esempio di cittadinanza attiva, concetto molto predicato ma poco praticato
In uno dei miei ultimi interventi avevo segnalato lo sfregio, portato alla Scala dei Turchi, spargendo su quella falesia a picco sul mare, un’orrenda vernice rossa. L’avevo segnalato come un esempio della nuova barbarie che si fa beffe di bellezza, cultura e natura. Per fortuna al mondo non ci sono solo i nipotini di Genserico, re dei Vandali.
D’Alema e l’ornitorinco
Così come al mondo ci sono pochi studiosi che indagano il modello riproduttivo dell’ornitorinco, altrettanto scarsi sono coloro interessati al rientro di D’Alema e Articolo 1 nel PD.
Furto e uccisione di due vitelli: tra noi ci sono lupi a due zampe
Nel bel mezzo dei festeggiamenti è arrivata una notizia che mi ha fatto riflettere. Il furto, nel tardo pomeriggio della vigilia di Natale, di due vitelli a Manciano di Castiglion Fiorentino e la loro uccisione in un bosco.
Lasciate ogni speranza per il dopo pandemia
Non mi piace la “normalizzazione” o meglio l’omologazione politica che stiamo sperimentando in questi mesi. La comprendo, perché siamo dentro una difficile emergenza, ma continua a non piacermi. “Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate”, diceva il padre Dante.
L’economia è un fico, c’è chi mangia la polpa e chi le bucce
Lo sciopero generale è come la bomba atomica, l’arma finale. Un’arma che prima di essere usata richiede prudenza perché è necessario calcolare bene l’angolo di impatto. E oggi, in un paese che a fatica sta uscendo da una prova difficilissima, l’angolo è molto stretto e uno sciopero generale rischia di non essere compreso.
La gabbia dorata del politicamente corretto
Qualche tempo fa un mio amico rifletteva sul fatto che si è persa l’abitudine al dialogo.
Evviva il Natale
Secondo alcune credenze il prurito al naso indica l’approssimarsi di problemi. non so se sia vero, però è certo che se mi prude il naso vuol dire che sono arrabbiato.
Il diritto allo starnuto
Una volta lo starnuto era definito liberatorio, oggi è diventato discriminatorio. Ne ho avuto la prova l’altro giorno quando per strada, non al chiuso di una sala, ho avuto l’irrefrenabile stimolo a starnutire.
La politica del sopire e del sedare
Il tema di cosa siano i Partiti politici dopo il trionfo della globalizzazione, la pandemia ancora in atto, l’era dei social e dell’intelligenza artificiale, è questione ardua da affrontare.