Sono la cornacchia

Finito l’elenco scatta la pubblicità delle mutande refrigeranti. Rimedio, forse, al caldo africano ma che non salvano dal Covid e dall’aumento delle bollette.
Tutto normale? Cioè, per capirsi, è normale che si prevedano incrementi del 27% della bolletta del gas, già ingrossate a dismisura e nessuno alzi un dito?
Lo sapete cosa significa il 27% di aumento? Significa che una bolletta mettiamo di 600 euro, da domani diventerà di 762 euro. A questa si aggiungerà l’aumento dell’energia elettrica (17%), quindi dei prodotti al consumo. Qualcuno si è reso conto di quanto sia rincarato il carello della spesa al supermercato?
L’inflazione allarga la povertà assoluta, quella che si misura sulla capacità della famiglia di sostenere le spese essenziali per vivere, dal cibo all’affitto, dalle cure al riscaldamento. È la tassa dei e sui più deboli per eccellenza perché erode il potere d’acquisto soprattutto di chi ha più bisogno. E tutto questo quando i salari italiani risultano tra i più bassi d’Europa.
Quando le persone non ce la fanno più, quando c’è chi deve decidere se scaldarsi o mangiare, significa essere sull’orlo di una voragine.
Esagero? Forse, ma non mi pare che oggi, al di là dei soldi dell’Europa, che dovrebbero magicamente risollevare il paese, si sia fatto molto per trovare soluzioni all’aumento della disuguaglianza e alla crisi di un sistema che non regge più sul piano economico, ambientale e sociale.
Sarà pur vero che le spiagge segnano il tutto esaurito, che le città d’arte rigurgitano di turisti e i ristoranti sono pieni. Sono felice che la gente si diverta ma, passata l’estate, chi pagherà il conto? Ma tutto scorre e nessuno si preoccupa, quindi se nessuno si preoccupa, sono io che sbaglio.
Sono io il Geremia della situazione, sono io la Cassandra, sono io la cornacchia, sono io sono io il Rosario Chiàrchiaro della situazione. Sono io ad essere fuori dal tempo e dallo spazio.
Sicuramente deve essere così e quel che disse Gesù disse ai discepoli: “Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso?”, vale per un altro mondo e per un’altra epoca.

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