Aumento licenze taxi, qualche perplessità

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno emesso una circolare esplicativa che consentirà ai comuni di muoversi rapidamente per risolvere la carenza dei taxi sulle strade italiane, rispondendo così anche alle criticità denunciate dalla Autorità per la concorrenza e il mercato.

“Confartigianato rimane perplessa rispetto alle nuove disposizioni previste dall’art. 3 della Legge n. 136/2023 in quanto non necessarie perché già ampiamente prevista dalla precedente normativa, ma esprime soddisfazione in quanto i chiarimenti accolgono le nostre indicazioni e i nostri suggerimenti, come indicati nel Position Paper – vedi allegato – a suo tempo trasmesso al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti” dice Francesco Meacci, Coordinatore di Confartigianato Taxi.

La circolare Mimit-Mit (inviata ai comuni, all’Associazione Nazionale Comuni Italiani, all’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, all’Enac e alle associazioni di categoria) fornisce tutti i chiarimenti necessari sulle nuove norme introdotte dal c.d. Decreto Asset, approvato il 10 agosto scorso e convertito successivamente in legge il 9 ottobre (Legge n. 136/2023).

Le nuove regole semplificate permettono ai Comuni di rilasciare, in via sperimentale, licenze aggiuntive a chi è già titolare di una licenza per fronteggiare lo straordinario incremento della domanda legato a grandi eventi o a eccezionali flussi di presenze turistiche, ferma restando la competenza dei Comuni in tema di disposizione e integrazione dei turni ove le sostituzioni andranno ad applicarsi. Le predette licenze hanno carattere temporaneo o stagionale e una durata, comunque, non superiore a dodici mesi, prorogabili per un massimo di ulteriori dodici, su esigenze di potenziamento del servizio emerse dalla ricognizione dei dati. La durata di 12 mesi non esclude la possibilità che l’amministrazione comunale, per motivi di esigenze economiche e turistiche, ne preveda un utilizzo anche frazionato nel tempo, fermo restando il limite temporale previsto.

Semplificate le regole anche per i comuni capoluogo di regione, sede di città metropolitana e quella sede di aeroporto, (elenco allegato) che possono incrementare il numero delle licenze taxi in misura non superiore al 20% di quelle già rilasciate, mediante apposito concorso straordinario con procedura semplificata e accelerata. I comuni possono indire subito i concorsi straordinari per aumentare le licenze senza ulteriori interventi normativi, richieste o autorizzazioni, con incentivi raddoppiati per l’acquisto di auto sostenibili. I tassisti che ne fanno domanda potranno anche avere con una semplice comunicazione la doppia guida sulla stessa auto a condizione che siano rispettate le disposizioni previste dalla regolazione comunale.

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