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mercoledì | 22-01-2025

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Da Medioetruria mezzo miliardo di indotto. Galli: “Le imprese chiudono, urgono risposte”

La ricaduta della realizzazione della stazione Alta Velocità  viene evidenziata dal Comitato SAVA, che “striglia” Confindustria Arezzo, la cui posizione è di ‘distinguo’ rispetto all’opera. Matteo Galli: “Medio Etruria, opera puntuale con oltre mezzo miliardo di euro di valore aggiunto per il territorio

Nuova iniziativa del comitato Stazione Alta Velocità Arezzo, all’indomani del consiglio straordinario congiunto che ha visto, tra gli altri, la partecipazione delle più rappresentative categorie economiche aretine.

Prima di tornare a Bruxelles, il presidente Matteo Galli ha nuovamente scritto a Fabrizio Bernini e Alessandro Tarquini rispettivamente Presidente e Direttore Generale di Confindustria Toascana Sud.

Intervengono pure il vicepresidente Stefano Chiassai ed il segretario Domenico Alberti, auspicando la disponibilità ad un incontro fra Confindustria e la delegazione SAVA.

Ad insistere sul merito tecnico, con la scientificità degli approfondimenti portati avanti in un triennio e la rilevanza delle ricadute economiche per il territorio, è ancora una volta Matteo Galli: “Medio Etruria – afferma il presidente – è opera puntuale, garantisce oltre mezzo miliardo di euro di indotto e genera sviluppo economico per tutti i territori coinvolti”.

“Potenziare la stazione di Arezzo – prosegue Galli – è opzione di brevissimo periodo perchè gli alti costi equivalgono all’ammortamento trentennale di una stazione AV e gli stessi non garantiscono, negli anni a venire, il collegamento veloce con il resto d’Italia e d’Europa.
Proprio i rappresentanti della consulta degli studenti (nella foto il rappresentante David Checcacci, intervenuto nel corso del Consiglio provinciale e comunale congiunto, ndr) – continua Galli – in Sala dei Grandi hanno chiesto la realizzazione di Medio Etruria, per finalmente rendere Arezzo una città del futuro e non rimanere incastrati nel passato come lo siamo stati almeno dal 2014 ad oggi.

Il comitato SAVA – conclude il presidente – resterà costruttivo, ma sollecito di fronte alle necessità di quasi diecimila pendolari e di tutti i territori coinvolti.
Moltissime imprese, ancora, stanno chiudendo ed urgono risposte concrete, stabili e generazionali”.

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