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mercoledì | 15-01-2025

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Ex Strada Statale 3 bis Tiberina, Marcelli: “Non ci possono essere rallentamenti”

Sappiamo che lo stato attuale della vicenda è il seguente:

– Non è stato dichiarato, fin dalla chiusura del viadotto Puleto del 16 gennaio 2019, lo stato di emergenza e/o calamità venutosi a creare, quindi la progettazione segue iter ordinari.

– È stata firmata e approvata la convenzione, fra il Comune di Pieve ed ANAS, per il ripristino del tratto di strada in attesa del suo ritorno in gestione ad ANAS.

– Sono state reperite le risorse necessarie da ANAS all’interno dei vari accordi di programma utilizzati dall’Ente Stradale per finanziare le varie opere in corso d’anno.

– È stato dato inizio alla progettazione ormai da alcuni mesi.

Alla luce delle informazioni ottenute, mentre sui primi tre punti ormai la situazione appare chiara ed incontrovertibile, la vicenda si complica sulla progettazione.

Quello che sta avvenendo non tiene conto della gravità della situazione e appare singolare, per non dire paradossale. Infatti, nella fase di raccolta delle integrazioni e/o nulla osta progettuali dei vari enti, ogni ufficio, invece di agevolare il percorso progettuale, ne richiede di ulteriori e nuovi.

Chiariamo subito che le richieste di approfondimento geologico, trattandosi di realizzare nuovi muri di retta, possono essere condivisibili.

Scoprire che enti quali la Soprintendenza Archeologica, la Direzione Ambiente ed Energia della Regione stanno richiedendo un approfondimento archeologico e uno studio circa l’impatto del traffico sulla fauna esistente, nonostante sappiano che la ex Tib 3 bis non è una nuova viabilità ma la ristrutturazione della vecchia strada e che la fauna “impattata” nei 5 chilometri interessati non può essere cosi numericamente presente da non poterla “disturbare”,  mi fa sorgere il dubbio che in questa vicenda molti non vogliano realmente trovare una celere soluzione.

Per questo motivo in qualità di sindaco ho voluto confrontarmi con i progettisti, poiché alla luce delle informazioni sovra descritte ho ritenuto necessario porre due semplici quesiti ai quali attendo risposta dai dirigenti responsabili di ANAS.

Ci sono deroghe che il sindaco di Pieve Santo Stefano può concedere ad ANAS per agevolare fin dai prossimi giorni, senza aspettare la conclusione delle integrazioni richieste, l’inizio dei lavori lungo la ex Tib 3 bis?

Ma soprattutto: se vengono eventualmente concesse deroghe, esponendoci ad eventuali ricorsi, ANAS è pronta a cantierare i lavori fin da subito?

Presa visione di questo mio sollecito, mi aspetto che tutti gli enti coinvolti in questa complicata vicenda vogliano collaborare all’individuazione del percorso autorizzativo più veloce ed efficiente per le nostre comunità“.

Avere rapidamente una ex Tib 3 bis funzionante e agibile“, conclude Marcelli, “in grado di sostenere deviazioni di traffico improvvise o programmate, aiuterebbe la realizzazione degli interventi previsti sia nel viadotto Tevere 4 sia nel Puleto e restituirebbe serenità alle comunità toccate da questa tragica vicenda“.

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