Frana al passo dei Mandrioli, strada bloccata da settimane – Foto

Una frana qualche settimana fa ha bloccato la Provinciale nei pressi del passo dei Mandrioli. Una strada, costituente parte della ex strada statale 71 Umbro Casentinese Romagnola (oggi SR 71 lato toscano e SP 142 lato romagnolo), strategica e di grande importanza per gli abitanti e le imprese della zona. La frana si è verificata lo scorso 13 marzo tra l’ex ristorante “Raggio” e le Tre Botti, a circa 2 chilometri dal valico. L’interruzione del Passo dei Mandrioli comporta per i pendolari e gli automobilisti, una difficile viabilità alternativa: da Badia Prataglia ed il Casentino ci si deve spostare, facendo purtroppo una strada secondaria, a Pieve Santo Stefano, prendere la E45 e poi direzione Cesena; qualcuno fa anche la Firenze-Bologna. Tra Bagno di Romagna a Badia Prataglia ci sono 19 chilometri con circa 30 minuti di percorrenza, con questa frana si devono fare percorsi alternativi e si impiega anche un’ora e mezza, in caso di presenza della neve sulla strada si impiegano anche due ore. Si tratta di frane cicliche che si riversano improvvisamente sulla carreggiata e mettono a grave rischio l’incolumità di automobilisti, motociclisti, ciclisti. La Provincia di Forlì Cesena ha sostenuto una spesa ingente per mettere delle reti di contenimento, ma non sono state sufficienti, visto che il terreno si muove, sollecitato dai cambiamenti climatici. La Provincia di Forlì Cesena, all’indomani dell’evento, aveva incaricato una ditta specializzata per la rimozione dei detriti di frana, tuttavia, nonostante alcuni annunci, attualmente i lavori paiono sospesi in previsione di ulteriori sopralluoghi tecnici.
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Il Passo dei Mandrioli ancora chiuso: lavori sospesi, l’appello dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino.
A seguito della caduta della frana avvenuta il giorno 12 marzo sulla provinciale 142 dei Mandrioli, intervengono in una nota congiunta i comuni casentinesi:
“Abbiamo appreso con piacere che la Provincia di Forlì-Cesena già il 15 marzo era al lavoro sulla sede stradale per rimuoverla. Purtroppo dopo pochi giorni i lavori sono stati sospesi per movimenti sospetti e si è in attesa degli esiti di un sopralluogo per verificare lo stato reale della frana e capire meglio come intervenire in sicurezza per risolvere il problema. Chiediamo, con pieno spirito di collaborazione, che non si perda tempo utile per risolvere il problema, la strada provinciale 142 dei Mandrioli è troppo importante per le economie dei due versanti, i turisti, il commercio e le industrie che la utilizzano giornalmente ne fanno un’arteria essenziale e ogni giorno di chiusura costa molto all’economia dei nostri territori.
Rimaniamo in attesa di notizie riguardo il sopralluogo tecnico e notizie sulle tempistiche che si verranno a determinare, anche per tenere informati nel migliore dei modi cittadini e operatori che a volte sono sconfortati dal non vedere andare avanti i lavori e dal non sapere perchè ciò avviene.
Riguardo sempre la strada provinciale 142 osserviamo positivamente che negli ultimi anni è ripresa l’attività di manutenzione ordinaria e straordinaria della strada, sappiamo altresì che ci sono altre risorse da investire per migliorarne ancora aspetti importanti come la presenza di reti para massi, nuovi guard rail e nuovo asfalto.
Speriamo che nel 2023 questi lavori riprendano con forza per arrivare ad avere un’arteria sicura ed efficiente come il nostro territorio merita”.
Patto Civico: “La Provincia di Arezzo si attivi presso gli enti dell’Emilia Romagna per trovare una soluzione in tempi brevi”.
Il Coordinamento delle liste civiche di Patto Civico Intra Tevere et Arno, attraverso la consigliere provinciale Stella Scarnicci e il consigliere comunale Alberto Ciampelli, chiede un intervento deciso da parte della Provincia di Arezzo affinché l’ente si faccia attore attivo nel trovare una soluzione il più rapidamente possibile.
La strada bloccata, che cade nella Provincia di Forlì, era stata oggetto di un’interrogazione da parte della consigliera provinciale Scarnicci qualche giorno fa, dove si invocava un intervento “degli enti toscani, dai Comuni passando dalla Provincia e arrivando alla Regione Toscana – per fare pressione nei confronti degli enti emiliano-romagnoli e trovare una risoluzione in tempi brevi”.
“La Provincia di Arezzo, anche se non direttamente coinvolta nella gestione della strada, faccia la sua parte e si attivi per trovare una soluzione – sottolineano Scarnicci e Ciampelli – I cittadini di entrambe le vallate, aretina e forlivese, aspettano da settimane che la situazione torni alla normalità. Superare i gravi disagi di questa parte di territorio deve essere una priorità”.