Guasti ai treni, viaggiatori “sotto sequestro”, “ritardi incomprensibili, comportamenti inaccettabili”
Ieri il treno regionale 4079 si è fermato a San Giovanni Valdano alle 14.49 per un guasto. I passeggeri sono stati fatti scendere per prendere il treno 18769. Alle 15.25 è ripartito il treno 4079. A quel punto il convoglio 18769 si è fermato a Montevarchi, i passeggeri sono stati ancora traslocati sul 4079. Morale: arrivo a Firenze con oltre 60 minuti di ritardo.
Oggi disagi per chi si trovava a bordo del treno regionale 4070 diretto a Firenze: poco dopo la stazione di Figline si è verificato un guasto e i viaggiatori hanno a lungo atteso la ripartenza. Dopo oltre 90 minuti e alcuni tentativi di far ripartire il convoglio, il dietro front fino alla stazione di Figline Valdarno alle 9:48. Troppo tardi per molti che avrebbero voluto prendere una coincidenza o mezzi sostitutivi. Il guasto agli impianti di sicurezza pare essere alla base del disservizio, che ha costretto tanti passeggeri, tra cui molti pendolari, a ritardi sul posto di lavoro o a dover rinviare impegni presi.
Sulla pagina social del Comitato dei pendolari del Valdarno fioccano duri commenti rispetto alla gestione dell’emergenza:
“Per il sequestro di persona subito stamattina sul treno 4070 si può fare denuncia ai carabinieri? C’è un avvocato che può dare un consiglio? Chiamata segreteria assessore Baccelli loro fanno tutto il possibile ma non dipende da loro. Bla bla bla bla. Cmq io non voglio essere sequestrata come si deve fare?? Potevano restare fermi a Figline e farci scendere visto che cmq l AV non aveva nessun problema i sistemi non funzionano solo per noi”.“Questo è veramente troppo, siamo prigionieri da un’ora nel 4070 a Figline, possibile che non ci sia rispetto per chi lavora”. “Informazioni date con il contagocce e sotto richiesta di passeggeri che sono andati a bussare alla porta chiusa in testa al treno”. “Senza contare minimamente che la cosa per i più sensibili può causare ansia e attacchi di panico. Non è che a tutti faccia piacere stare sotto sequestro per ore”. “Io sono tornata a casa e ho perso una giornata di lavoro. Chi mi ‘ripaga’ questo danno??? Non se ne può più”. “Vergognosa! Sequestrati per 1 h e mezzo. Con comunicazione indecifrabili”.
Sui disservizi e ritardi sui treni intervengono Ceccarelli e De Robertis, consiglieri Pd In Regione Toscana: “Ritardi incomprensibili e comportamenti inaccettabili. Chiediamo vengano messe in atto tutte le misure necessarie a garantire un servizio adeguato e sicuro per i pendolari”. “Apprendiamo con grande preoccupazione sconcerto degli ennesimi disservizi di Trenitalia e Rfi nella tratta Arezzo – Firenze.
Ritardi incomprensibili e comportamenti inaccettabili, che mettono a dura prova il sistema dei trasporti regionale ed esasperano i tanti pendolari che utilizzano i treni e subiscono conseguenze anche spiacevoli da questi eventi.”
Con queste parole Vincenzo Ceccarelli e Lucia De Robertis Consiglieri Pd in Regione Toscana intervengono a seguito degli ultimi ed incresciosi eventi e ritardi che hanno coinvolto Trenitalia e Rfi nella tratta Arezzo – Firenze.
“Il peggioramento della qualità del servizio dei gestori, RFI e Trenitalia, è, purtroppo, evidente ma non è più ammissibile.
Come rappresentanti della Regione Toscana e come cittadini chiediamo che vengano messe in atto tutte le misure atte a risolvere il problema.
Da parte nostra come Regione Toscana, concludono Ceccarelli e De Robertis, chiederemo con maggior forza il rispetto di tutti gli accordi in essere con Rfi e Trenitalia e saremo a fianco dei cittadini nel rivendicare un servizio adeguato agli standard della nostra regione e di tornare almeno ai livelli maggiori che erano stati raggiunti.”
“Come IV Commissione in Consiglio Regionale che si occupa di Trasporti e infrastrutture, aggiunge Lucia De Robertis che presiede questo organismo, abbiamo convocato più volte Rfi e Trenitalia, sollecitando la soluzione di questo problemi attraverso interventi infrastrutturali ed una migliore comunicazione all’utenza. A seguito di questi nuovi disservizi, proporremo alla Commissione una nuova urgente audizione”.