Pendolari e sindaci, fumata grigia da incontro con Rfi e Trenitalia: “Delusi dall’assenza di risposte” Ar24Tv
https://www.youtube.com/watch?v=hSTz41o0iQo
Si è concluso, in pratica, con un nulla di fatto l’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio presso la Regione Toscana tra i sindaci del Valdarno aretino e fiorentino, i vertici di RFI e Trenitalia, l’assessore regionale ai trasporti Baccelli oltre al comitato dei pendolari, rappresentato dal suo portavoce Maurizio Da Re, per discutere sui tanti problemi che quotidianamente affliggono coloro che prendono il treno nella tratta della direttissima che da Arezzo porta a Firenze. Una cabina di regia tenutasi proprio nel capoluogo toscano che non ha soddisfatto, in primis, proprio lo stesso Da Re:
“Usciamo da questo incontro senza proposte concrete – afferma – speravamo di poter avere qualcosa che potesse comunque farci sperare in un risvolto positivo ma, all’atto pratico, non è emerso niente che, almeno per il momento, possa farci tornare a casa con il sorriso”. Ci si è ridati appuntamento tra una ventina di giorni dove, finalmente, dovrebbero essere messe sul piatto alcune proposte per vedere di poter limitare al minimo i disagi dei pendolari: “Assieme all’assessore Baccelli ci siamo dati appuntamento tra una ventina di giorni, durante i quali sia i vertici di Rfi e Trenitalia dovrebbero, giusto usare il condizionale, fornire alcune proposte che saranno naturalmente messe all’attenzione di tutti noi”. Un punto d’incontro c’è comunque stato: no al passaggio sulla linea lenta che aumenterebbe notevolmente il disagio già presente tra i fruitori dei convogli: “Su questo – conclude Da Re – ci siamo trovati d’accordo con l’assessore perché sarebbe un disagio enorme passare sotto la linea lenta. Non resta da aspettare quello che ci proporranno”.
Comuni del Valdarno e Comitato Pendolari incontrano RFI e Trenitalia in Regione: “Delusi dall’assenza di risposte delle due aziende”.
Si è svolto nel pomeriggio di ieri, mercoledì 13 marzo, il tavolo istituzionale sulle criticità della linea ferroviaria Firenze-Arezzo, che ha visto la presenza dei sindaci, o loro delegati, del Valdarno aretino e fiorentino (comuni di Figline e Incisa Valdarno, San Giovanni Valdarno, Montevarchi, Terranuova Bracciolini, Bucine, Cavriglia, Laterina Pergine Valdarno, Castelfranco Piandiscò, Reggello, Rignano sull’Arno) dei rappresentanti del Comitato Pendolari Valdarno, dell’assessore regionale Stefano Baccelli e dei referenti di Trenitalia e RFI.
Un incontro che non ha fugato i dubbi e le critiche degli amministratori valdarnesi e dei rappresentanti del Comitato Pendolari Valdarno, i quali hanno lamentato in coro la mancanza di un’analisi approfondita e specifica sui disagi della linea Firenze-Arezzo, oltre che di proposte concrete per la risoluzione dei problemi da parte delle aziende che gestiscono il servizio. Sia i Comuni che i pendolari hanno quindi ribadito nuovamente le medesime criticità già rilevate e presentate più volte in precedenza, tra cui: la conflittualità tra treni regionali e treni ad alta velocità che penalizza i primi in favore dei secondi, causando ritardi cronici e frequenti cancellazioni; l’inadeguatezza dei protocolli di comunicazione di tali criticità, con il personale RFI e Trenitalia spesso in difficoltà nel fornire informazioni adeguate ed esaurienti ai pendolari; infine, la necessità di cambiare le procedure di rilevazione degli indici di puntualità, facendo in modo che siano più adeguate alle fasce orarie di maggior affluenza e, quindi, di utilizzo da parte dei pendolari.
Inoltre, Comuni e pendolari hanno ribadito il rifiuto alla linea lenta, trovando in questo l’appoggio anche dell’assessore Baccelli, il quale ha aggiornato il tavolo per la fine di marzo. Per la prossima riunione, è stato chiesto ai referenti di Rfi e Trenitalia di presentare delle proposte stavolta concrete (in particolare, sulle azioni che hanno intenzione di mettere in campo per risolvere il problema della conflittualità tra i treni regionali e alta velocità) e un report più ampio, approfondito e quindi completo sulle criticità, sulle loro cause e sulla loro incidenza su ritardi e cancellazioni riguardanti la linea ferroviaria Firenze-Arezzo: una linea evidentemente satura che, a detta di tutti i sindaci valdarnesi, necessita di un potenziamento effettivo.
“Ancora oggi non sono arrivate le risposte che ci attendevamo da RFI e Trenitalia – commentano la sindaca di Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai e i sindaci di Reggello e Rignano sull’Arno, Piero Giunti e Giacomo Certosi –. Il servizio continua a registrare disagi significativi per tutti i nostri pendolari. Disagi inaccettabili che configurano di fatto un disservizio completo e quotidiano e una sistematicità nei ritardi che non permette più di considerare quello ferroviario come un servizio pubblico affidabile. Per questo abbiamo chiesto maggior chiarezza rispetto alle soluzioni che Trenitalia insieme a RFI vuole garantire per aumentare la puntualità dei treni e, soprattutto, per evitare che ci sia questa continua sottomissione dei treni regionali e dei pendolari all’alta velocità. Abbiamo chiesto quindi delle risposte più puntuali al prossimo tavolo, che a questo punto sono più che mai necessarie, perché ribadiamo che la situazione è ormai inaccettabile”.
“Un incontro lungo quello di ieri ma purtroppo interlocutorio e non risolutivo – le parole della presidente della Conferenza dei sindaci del Valdarno aretino Valentina Vadi –. I problemi rimangono sempre sul tavolo soprattutto per i nostri pendolari che da mesi stanno vivendo situazioni estenuanti di grande disagio: ritardi, cancellazioni e comunicazione carente o spesso errata che genera ancora più frustrazione e malcontento. Si sa quando si esce di casa ma non si sa quando si arriva al lavoro, a scuola o quando si riesce a tornare nella propria abitazione. Questa situazione è inaccettabile. Abbiamo chiesto a Regione Toscana, Trenitalia e RFI, come sindaci del Valdarno insieme anche al Comitato Pendolari, che venga ripristinato il servizio pubblico, che ci sia la garanzia di un servizio pubblico di trasporto ferroviario poiché per la linea Arezzo-Firenze, nelle condizioni attuali, non si può più parlare di servizio pubblico. Trenitalia e Rfi non sono stati in grado, ancora, di mettere in atto un progetto che offra una soluzione concreta ai problemi quotidiani di chi viaggia utilizzando il treno. È stata costituita una task force che dovrà monitorare il rapporto fra alta velocità e treni della linea lenta che spesso subiscono ritardi proprio per i cosiddetti ‘inchini’. Non possiamo più permettere che tutti quegli studenti e lavoratori, che compiono anche una scelta di sostenibilità ambientale utilizzando il treno e non la macchina, vivano quotidianamente tutti questi disagi. Dai report presentati da Trenitalia e da Rfi sono emersi, inoltre, anche numerosi guasti mensili al parco macchine e alla linea. Rfi ci ha riferito di 30 milioni di euro di investimenti per la manutenzione nel 2024 e ci auguriamo che questo possa portare un miglioramento anche da questo punto di vista. Abbiamo, inoltre ottenuto, che questa cabina di regia possa incontrarsi periodicamente per controllare che interventi e soluzioni proposti dai gestori siano effettivamente messi in atto. Il prossimo incontro si svolgerà, entro venti giorni”.
Il Sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini e il vice Sindaco Cristina Bucciarelli hanno partecipato alla cabina di regia tenutasi a Firenze in Regione su la grave situazione che i pendolari del Valdarno subiscono da troppo tempo.
“Finalmente dopo due anni di problemi cronici per i pendolari della tratta ferroviaria Arezzo -Firenze e molte richieste, nonché solleciti, presentati all’Assessore Baccelli – afferma Silvia Chiassai Martini – abbiamo avuto l’incontro insieme a Regione, RFI e Trenitalia, con i Sindaci del Valdarno aretino e fiorentino, alla presenza importante del Comitato dei pendolari, coloro i quali tutti i giorni subiscono gravi disservizi che condizionano fortemente la qualità della vita e le condizioni di studio e di lavoro. Il Comune di Montevarchi è nuovamente intervenuto sottolineando che la Regione ha il dovere di occuparsi della programmazione e dell’amministrazione del trasporto ferroviario di interesse regionale e locale facendo rispettare il contratto di servizio e gli obblighi di controllo che ha nei confronti di Trenitalia. Non abbiamo avuto risposta alla richiesta se, a seguito degli oggettivi disservizi legati ai ritardi cronici, mancata comunicazione e danni ai convogli, siano scattate le penali, visto che la qualità del servizio, tra l’altro dal 2019 in affidamento diretto per 15 anni, non solo non è migliorata, come era obbligatorio dalla sottoscrizione del piano per il raggiungimento degli obiettivi regolatori PRO, ma è oggettivamente peggiorata. Non rispettando gli accordi presi, ormai negli ultimi mesi, in particolare, stiamo assistendo ad un servizio pubblico che non rispetta per puntualità e comunicazione, neanche i requisiti minimi. RFI ha dichiarato interventi per 30 milioni di euro solo per il 2024, per l’area del Valdarno. Interventi su cui abbiamo chiesto più volte delucidazioni all’Assessore regionale e sui quali non ha mai saputo dare risposta. RFI si è resa disponibile ad attivare servizi straordinari di presidii manutentivi per un pronto intervento in caso di guasti ai mezzi, per dimezzare i tempi per gli interventi sui convogli e l’attivazione di una task force per la gestione del problema della puntualità con Trenitalia, oltre ad una migliore informazione da offrire ai cittadini. Come ho dichiarato durante l’incontro – prosegue ancora il Sindaco – a mio avviso il problema principale è la commistione tra l’alta velocità e i treni regionali, interferenze giornaliere che causano significativi ritardi. Ho proposto quindi una strada per un miglioramento a breve termine, rivedendo gli orari di alcuni treni per evitare il cosiddetto “inchino” dei treni regionali per far passare quelli ad alta velocità, la causa più fastidiosa e inaccettabile dei ritardi per i pendolari. Infine, è necessario una progettualità a lungo termine che risolva il problema della linea, oggettivamente satura, attivandosi dopo anni che se ne parla, perché RFI rediga uno studio di prefattibilità per una nuova linea regionale tra Rovezzano e Arezzo per valutare la possibilità della realizzazione di una nuova infrastruttura che risolva il problema della promiscuità tra alta velocità e treni regionali. RFI ha dichiarato di aver ricevuto già la volontà da parte del Ministro Salvini di procedere con questo studio, dopo decenni di no da parte dei precedenti governi”.
Il Sindaco ha richiesto poi espressamente alla Regione Toscana
“di potersi rivedere a breve con soluzioni nero su bianco perché non si perdano ulteriori mesi senza dare risposte ai cittadini, per cui è indispensabile un controllo puntuale delle azioni che RT, Trenitalia e RFI dovevano già aver intrapreso per dare risposte celeri e concrete ai pendolari che ogni giorno subiscono conseguenze importanti a causa di disservizi di varia natura e che la Regione Toscana non ha mai voluto né gestire, né prendersene carico. Da amministratore – conclude Chiassai Martini – il fatto che sia stato necessario richiedere un tavolo da parte di noi Sindaci e del comitato dei pendolari, evidenzia chiaramente la totale mancanza di un adempimento della Regione Toscana alla sua funzione di controllo sul gestore Trenitalia affinché venga garantito un servizio essenziale come quello del trasporto ferroviario. Ogni ente ha il dovere di assumersi le proprie responsabilità e di trovare soluzioni ai problemi, ma finché verrà chiesto a noi amministratori e ai cittadini di proporre soluzioni dopo continue richieste di aiuto, è evidente che chi svolge questo ruolo, di fatto non se le sia assunte”.
Da registrare anche il commento del capogruppo Pd in Consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli:
«La nostra iniziativa di ieri non è certo estemporanea. Abbiamo solo voluto accendere i riflettori su un problema che deve essere risolto. La Toscana ormai da oltre un decennio ha scommesso con forza sul trasporto ferroviario e come abbiamo ribadito ieri, nel 2019 avevamo raggiunto livelli di efficienza di livello europeo sulla gran parte delle linee, anche perché i governi dell’epoca avevamo fortemente motivato i gestori del servizio a puntare sul trasporto ferroviario. Oggi assistiamo ad un atteggiamento opposto. Trascuratezza nelle manutenzioni, treni veloci continuamente privilegiati negli incroci con i treni Av, carenza nelle informazioni ai viaggiatori e altre problematiche che i pendolari ci segnalano sempre più spesso. Ieri abbiamo chiesto a Rfi e Trenitalia di dare soluzione ai problemi, ma è evidente che questo sarà possibile solo se l’azionista di maggioranza Governo gli darà le direttive e le risorse necessarie per fare ciò».