Pendolari valdarnesi, ritardi e mancati rimborsi: è polemica

Pendolari sul piede di guerra per il mancato rimborso del bonus ritardi. Oltre a tutte le problematiche per chi, giornalmente, si sposta da e verso il capoluogo di regione per lavoro o semplici impegni personali deve, altresì, ci sono da fare i conti con le discutibili scelte da parte di Ferrovie dello Stato, che in più di un’occasione, anche in passato, non hanno fatto altro che inasprire una situazione che, nonostante vari faccia a faccia, riunioni tenutesi anche in Regione e proteste di ogni tipo da parte dei diretti interessati, non sembra cambiare in maniera concreta come, troppo spesso, è stato auspicato. L’ultimo caso in ordine temporale riguarda il bonus rimborsi per il mese di dicembre, saltato addirittura per uno 0,02% dell’indice di affidabilità. Tanto è bastato per far scatenare le ire dei pendolari stessi, che sul gruppo Facebook a loro riconducibile hanno esternato tutta la propria amarezza assieme al presidente del comitato Maurizio Da Re, che da sempre si batte in difesa di coloro che viaggiano sui binari: “Dicembre – ha detto lo stesso Da Re – è stato disastroso per guasti e ritardi ma per un minuscolo 0,02% dell’indice di affidabilità ai pendolari del Valdarno e dell’aretino non è toccato il rimborso ritardi. Vergogna!”. Per essere chiari, il diritto al rimborso matura quando l’indice è inferiore al 98% e, proprio nel mese di dicembre, la tratta valdarnese essendo arrivata al 98,02% è risultata la peggiore di tutte le altre zone della Toscana. Le cause con le quali si arriva a calcolare questo indice sono tra le più disparate, che vanno dalla soppressione dei treni, ritardi e mancanza di comunicazione e altre piccole problematiche che non permettono, anche più volte nel corso di una settimana, di poter giungere in tempo nelle varie destinazioni.