Trasporti, ad Arezzo giù di oltre il 43% le immatricolazioni degli autobus
Dopo la crisi vissuta nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria ed economica, il 2021 avrebbe dovuto essere l’anno del rilancio per il settore dei trasporti. Ma si può parlare di vera ripresa? Per rispondere a questa domanda e capire le evoluzioni che hanno trasformato il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto di merci e persone dopo il primo anno di pandemia sia a livello nazionale, sia a livello locale, Continental ha realizzato la seconda edizione dell’Osservatorio sui macro-trend del trasporto pesante. Lo studio fa emergere le tendenze evidenziate dallo sviluppo del parco circolante in Italia e in Toscana, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro.
Immatricolazioni autobus: Arezzo quasi al -43%
Il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia ha chiuso il 2021 con 24.168 immatricolazioni, in crescita rispetto al 2020 del 23,2%. La Toscana segue la scia positiva e segna un aumento del 22,4%, immatricolando 1.185 mezzi, 217 in più rispetto al 2020. Arezzo si presenta in controtendenza rispetto all’andamento regionale con un calo del -1,6% e 61 nuovi autocarri. Il settore nazionale del trasporto persone mostra un importante segnale di crescita, con 4.091 mezzi immatricolati nel 2021 a fronte dei 3.404 del 2020 (+20,2%). Uno scenario contrastante si presenta invece a livello locale: tra le regioni in negativo, la Toscana vede un calo di nuove immatricolazioni che supera il -22% (133 unità, 39 in meno rispetto all’anno precedente). Arezzo presenta una decrescita maggiore che sfiora il -43% e 24 nuove targhe.
Alimentazione: Arezzo, autobus ibridi ed elettrici sotto l’1%
Nel 2021 in Italia il parco circolante di autocarri merci ha raggiunto le 4.290.042 unità. A livello di alimentazione, la situazione nazionale rimane pressoché invariata rispetto al 2020 con una netta predominanza del gasolio. Si nota una crescita, seppur timida, delle alimentazioni alternative. La situazione della Toscana vede l’elettrico e l’ibrido allo 0,4%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (88,7% del parco). Arezzo mostra cifre inferiori rispetto all’andamento regionale: la percentuale di mezzi ibridi si attesta allo 0,3% mentre quella degli elettrici allo 0,1%. Crescono i veicoli a gasolio che superano il 91%. Il parco autobus nel nostro Paese registra invece, nel 2021, 100.199 unità. Anche in questo contesto, dal punto di vista dell’alimentazione, il panorama è stabile rispetto al 2020, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggioranza dei mezzi in circolazione rimangono a gasolio, mentre le quote di elettrico e ibrido crescono ma non superano l’1%. Per le fonti alternative, in Toscana l’ibrido è allo 0,1% mentre l’elettrico arriva allo 0,5%. Il gasolio supera il 94% e il metano tocca il 4,5%. Ad Arezzo la quota di autobus elettrici è leggermente sotto la media regionale (0,4%) mentre gli ibridi salgono allo 0,5%. Il gasolio si attesta al 92,7% del parco circolante e il metano al 6%.
Categoria Euro: Arezzo, autobus Euro 5 e 6 quasi al 46%
Le categorie euro più presenti a livello nazionale nel comparto del trasporto merci sono Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, crescono e nel 2021 raggiungono il 35% del totale. Una percentuale elevata che supera la quota delle categorie più vecchie, dalla 0 alla 2. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 15%. La Toscana presenta una percentuale più bassa rispetto all’andamento nazionale in quanto gli Euro 0 superano di poco il 9% e, in generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 raggiungono quota 23%. Le classi meno inquinanti presentano una percentuale decisamente più elevata toccando il 47,4%. Arezzo cresce negli Euro 0 (12,7%) e nella fascia Euro 0 – 2 che sfiora il 31%. Poco più su, le categorie Euro 5 ed Euro 6 arrivano al 33,8%. In aumento rispetto al 2020, in Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 42,3%. Stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che rappresentano l’11,8% del parco. Sotto la media nazionale, in Toscana gli Euro 0 arrivano al 7% mentre gli Euro 5 ed Euro 6 aumentano considerevolmente fino a sfiorare il 47%. Ad Arezzo il tasso di Euro 0, 1 e 2 è del 25,7% ma la percentuale di soli Euro 0 segue la scia della regione con il 7,7%. In provincia le classi Euro 5 e 6 scendono al 45,9%.
Anzianità: ad Arezzo più di un autobus su cinque ha meno di 5 anni
Il trasporto merci italiano è caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 15 e i 20 anni e le categorie “da 30 anni in poi” rappresentano il 15% del parco circolante. I veicoli recenti “da 0 a 10 anni” arrivano al 33,3%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri di massimo un anno (4%). In Toscana la fascia d’età preponderante scende ai 2-5 anni col 17,9%. Coerentemente, le percentuali per le categorie più giovani si alzano: il 46,2% dei mezzi ha massimo 10 anni e il 6% ha massimo un anno. In provincia di Arezzo la percentuale più alta torna ad essere la fascia dei 15-20 anni (18,5%) e la percentuale del parco che ha più di 20 anni supera di poco il 31%. Al 32,3% la categoria di mezzi con massimo 10 anni. Per il trasporto persone nazionale la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta il 20,5% del totale. Una quota in crescita di un punto percentuale rispetto allo scorso anno, ma ancora altamente superata dalla quota di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2021 raggiunge il 26,9%. In Toscana la fascia di oltre 20 anni rappresenta una quota minore rispetto a quella nazionale (23%). I mezzi con un’età massima di 5 anni si alzano, di poco, e superano il 21%. Arezzo ha una percentuale di autobus recenti, tra 0 e 5 anni, del 20,8%. Il tasso di mezzi di oltre 20 anni resta più alto (24,4%).