Al Prato già gira la ruota, nelle case già girano i panettoni, poi arriva la TARI e ti girano

Quella di Arezzo perde qualche posizione, nonostante resti ancora nell’ambito dei luoghi dove si vive bene. Tra le voci che hanno fatto perdere posizioni vi è la sicurezza, dove Arezzo è talmente in discesa che a confronto Piaggia di Murello è una spianatoia per farci i topini. A passare da Campo di Marte specie di sera c’è da cacarsi addosso anche dopo sette o otto spremute di limone. In ripresa invece la cura dell’ambiente, dove l’indagine tiene conto che gli aretini ad esempio hanno talmente a cuore gli alberi che provvedono spesso di persona alla innaffiatura. L’indagine forse non ha appurato che ciò possa dipendere da scarsità di servizi igienici pubblici o cialtronagggine. Alti e bassi anche nell’urbanistica, ma forse non si è tenuto conto che gli alti e bassi erano dovuti al fatto che chi faceva l’indagine ogni tanto prendeva una buca. Per fortuna in ripresa il tempo libero (beato chi ce l’ha) e in buona ripresa anche il lavoro (specie se lo fan quell’altri). Molti i parametri dove risultiamo in prima posizione.
Prima posizione per quanto riguarda uso di fonti di luce e calore alternative; infatti ad Arezzo se usa parecchio i moccoli. Prima posizione per quanto riguarda la voce “Sindaco dappertutto”. Infatti il Ghinelli è spesso dappertutto, tranne dove dovrebbe essere. Prima posizione a pari merito con Fermo, alla voce “Lavori Pubblici” e essere a pari con chi è fermo, è tutto un programma. Pari merito anche con Catania per chi ha tenuto più le finestre chiuse in estate… a Catania per via della cenere dell’Etna, da noi per via del puzzo.
Commenti positivi sulla inaugurazione della Citta del Natale, con spettacoli e moltissimi visitatori. Come al solito spettacolare l’accensione delle luci con il vialetto centrale del Prato illuminato in stile Champs Elysees, ma invece di parlare francese, la gente di chiedeva in italiano: “Ma in Fortezza se paga o non se paga?”. Prime visite anche nella Casa di Babbo Natale, che ha incominciato a ricevere sorridente tutte le buste con le letterine, tranne quella della Tari. “Qui c’è da ridere poco” ha detto “a questi gli porto il carbone”.
E a Città del Natale aperta, si comincia già a pensare alla festa cittadina di fine anno. Saputo che nella vicina Siena a capodanno ci sarà in Piazza un concerto di Emma Marrone, ad Arezzo si cerca di fare ancora meglio. È già allo studio un programma con tanti nomi di rilievo della musica italiana, in risposta ad Emma al grido di “a Arezzo di Marrone solo le castagne”. Ecco che quindi per la notte di San Silvestro aretina potrebbe arrivare Marco Mengoni che canterà la canzone “Due vite” in onore dei lavori dei cantieri dove per finirli una vita non basta. Il titolo “Due vite” pare derivi appunto dal dialetto aretino e che indichi appunto che i lavori vanno così lenti che ogni giorno si avvitano e si fissano DUE VITE o poco più. Poi ci sarà Laura Pausini che invece che “Strani Amori” canterà “Strani odori” per via dei puzzi sentiti negli ultimi mesi. Sempre la Pausini canterà “Non c’è” dedicata al Sindaco. Poi ci sarà Elodie che canterà “A fari spenti” per le zone dove ogni tanto va via la luce e poi la canzone “Bagno a mezzanotte” ovviamente da fare a casa perché le fontane son tutte senza acqua. Poi, come successo in altri anni, all’una di notte arriverà Morgan, che se cerca ancora Bugo… per le strade di bughe se ne cava la voglia.
Si è svolto in settimana ad Arezzo il Forum Risk Management della Sanità presso i locali di Arezzo Fiere e Congressi.
Il Forum Risk Management si chiama così perché FORUM (o foro) sta a significare il buco di soldi della Sanità in Italia; RISK perché se prendete un appuntamento al Cup, si RISKia di aspettare parecchi mesi; MANAGEMENT perché appunto per gestire le ASL sono piene di Manager e vuote di infermieri e medici. L’auspicio di fine FORUM è stato quello di investire molto sulla tutela di endocrinologia e tricologia, perché al solo pensiero della sanità in Italia c’è da toccassi i coglioni e mettersi le mani nei capelli (o forse viceversa che è meglio).
Anche ad Arezzo si è celebrato il Black Friday, ovvero il venerdì di sconti che per tradizione segue negli USA il giorno del Ringraziamento. In realtà di black friday se ne sono sentiti e visti tanti… ma di sconti molti meno. Anzi se si pensa a Tari, parcheggi, benzina ecc, verrebbe da dire Black Friday a saw (black friday una sega). Di nero c’è solo l’umore di chi fa acquisti e il colore del buio del borsello.
Ma essendo di tradizione americana, il Black Friday ha scarsa presa ad Arezzo. Qui ci può essere semmai il beck’s friday se di venerdì di offrono una birra o ti fanno i corni, oppure il bioch friday se di venerdì ti prende la cacarella. Senza tener di conto che se a Arezzo è nero gia il venerdì, il lunedì mattina, se non sei un parrucchiere, l’umore de che colore è?!
E per finire il proverbio della settimana: Al Prato già gira la ruota, nelle case già girano i panettoni, poi arriva la TARI e ti girano i coglioni.

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