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lunedì | 07-04-2025

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Arezzo calcio, la risalita sarà come l’Ardita. Green pass, gli aretini se lo tatuano. Via al turismo spaziale

Invece, chi ancora non ce l’ha, comincia a pretenderlo ovunque per averlo. Chi lo vuole con 15 punti tessera dell’Ipercoop, chi con la collezione completa delle figurine dell’Esselunga, e chi lo pretende con la revisione della macchina.
La via più diretta per averlo rimane il vaccino, anche se a volte più che il certificato verde, di verde c’è la bile per la rabbia per dover aspettare dei giorni. Per i no vax invece, di verde rimane il colore del cavolo; nel senso che pretendono di fare i cavoli loro, senza stare alle regole. E quindi, come direbbe un aretino a Londra, vorrebbero “the cock and the money“, il cazzo e i quattrini.
Settimana di notti particolari per gli aretini, divisi da chi guarda le Olimpiadi in tv, chi attende le disinfestazioni dalle zanzare e chi fa i fuochi d’artificio… ma non a letto.
Infatti sono ormai quasi quotidiane ad Arezzo le esecuzioni di festanti e belli fuochi artificiali. Ormai si fanno per tutto: matrimoni, anniversari, lauree, compleanni, ma anche per quando si fa un vaccino, si finisce un mutuo, spunta il primo dentino a figli e nipoti, o anche per spaventare le zanzare, visto che le disinfestazioni, alle zanzare, avendo la pazienza di trovargli il picciolo, gli fanno una sega. Ma ciò conferma la storica passione aretina verso i botti e i tonfi. Infatti ad Arezzo il tonfo lo ha fatto anche la banca cittadina, l’acqua pubblica costa un botto, se si cade si fa un tonfo in terra e quando un cibo è speciale, si dice che è buono da farci il tonfo.
Triste epilogo in settimana dell’annata calcistica dell’Arezzo. La squadra amaranto dopo tante chiacchiere e una stagione in cui ha perso più di un colapasta per i maccheroni, sperava in un ripescaggio in serie C, ma considerando che in graduatoria davanti aveva anche il Dopolavoro Ferroviario di Compiobbi e che quindi non sarebbe stata ripescata nemmeno al Lago di Palmiro o allo Scacciapensieri, il prossimo anno l’Arezzo dovrà invece giocare contro paesi tipo Lornano, Lerchi o Trestina, che una volta non avrebbero voluto nemmeno ai giochi senza frontiere di Subbiano. Un triste epilogo, ma rispecchia l’attuale poco amore e la poca passione degli aretini (solo un migliaio circa i fedelissimi, compreso il sottoscritto) verso la squadra. Complimenti invece per gli organizzatori dell’Ardita di Ciclismo, dove molti appassionati, in bici e abbigliamento d’epoca, hanno dimostrato che con passione e sforzo si arriva ovunque. Si spera che questa passione ritorni a coinvolgere anche la nostra squadra di calcio, perché adesso per risalire sarà impresa ardita, ma senza bici.
Aumentano per fortuna i turisti nella nostra città, forse attratti dall’unico sito terrestre dove è possibile praticare turismo spaziale senza salire in uno Shuttle, con spese miliardarie come ha fatto il titolare della Virgin, Richard Branson. Infatti ad Arezzo si possono ammirare da vicino e senza spese, i crateri lunari. Basta percorre Via Calamandrei o altre strade cittadine. Per vedere Saturno, basta invece proseguire per via Calamandrei e arrivare a Ponte a Chiani, che se appunto non ha il numero di anelli di Saturno, con tutte quelle rotonde ci va parecchio vicino. Per vedere Venere Giove e altri astri, niente telescopi o sonde spaziali; basta andare al Prato e da lì si possono vedere Venere, Giovi e se la visibilità è perfetta, anche il Castelluccio. Li vicino al Prato c’è la Fortezza Medicea che è un po’ come Marte, nel senso che da tanto tempo l’uomo ci vorrebbe mettere piede ma ancora non è possibile. Per i buchi neri, basta vedere quelli fatti da Banca Etruria e farebbero invidia a quelli del cosmo osservati dalla terra. Nello spazio in teoria non ci sono gas, e invece ad Arezzo il gas ha mandato in orbita la Giunta Comunale.
A proposito di Giunta, il Sindaco Ghinelli, ha inventato e messo in atto il programma turistico “‘AMEREZZO” ovvero una settimana in America e una in città, programma che il nostro Primo Cittadino pratica da un po’ di tempo.
Inoltre, per agevolare i turisti italiani e stranieri sulla comprensione di alcune incomprensibili espressioni aretine di uso comune, è possibile scaricare un vademecum digitale, che con una App permette una descrizione istantanea di questi modi di dire: ad esempio “MA PERCHÉ NON TE FAI UN BICCHIERINO DE CAZZI TUA?” non è mai un invito a bere qualcosa; oppure “M’AVRESTI BEL CHE GONFIO” non riguarda la pressione di pneumatici o la presenza di ascessi; oppure con “A TE TE FA L’OVA ANCHE IL GALLO”, si vuol mettere in evidenza una persona a cui tutto va bene, mentre con “HA FATTO LA SECONDA PERCHÈ IN PRIMA IMBIANCAVANO” si mettono un dubbio i titoli di studio di qualcuno; e con “QUANDO DAVANO EL COGLIONE FACESTI LA CODA DUE VOLTE” si mette in evidenza l’eccessiva ingenuità di qualcun’altro ecc.
E per finire l’oroscopo: se il vostro partner dicesse che è tutto o tutta un bollore, non vi fate illusioni: se bolle dappertutto!

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