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giovedì | 10-04-2025

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Arezzo, caldo peso come il Fanfani che legge Dante. Si risuda anche l’acqua del Battesimo

Livello “SE SCHIANTA, NON SE RESPIRA” ovvero primo livello di allarme. Si comincia a cercare l’ombra e il meriggio anche al buio, si apre più la porta del frigorifero che la porta di casa, e le vampate prendono non solo alle donne. Ti vien voglia di andare al fresco, ma a Arezzo al fresco non ce vai nemmeno se spacci, rubi o fai il delinquente.
Livello “SE BOLLE, SÒ DA STRIZZARE”: si comincia a non sopportare niente, il caldo inizia ad essere peso come la minestra de pane a cena e hai sempre una sudarella tipo quella che prende al Ghinelli quando vede lo Staderini. Non fai para a fare una doccia che ne faresti subito un’altra, ma te piglia la sudarella anche lì, quando pensi a quanto te costa, visto il prezzo dell’acqua pubblica. Ti prende voglia d’andare al mare, ma se vai nel Tirreno, col traffico e le code che trovi, in macchina finisci l’aria condizionata e risudi anche l’acqua del Battesimo. Se vai in Adriatico e passi dalla E 45, che tu sia in macchina o in moto, arrivi al mare che il culo lo hai già abbronzato nel viaggio a forza di buche!.
Livello “COSÌ AMAZZA, STANOTTE CHI DORME?”. A questo livello non se sopporta neanche quelli di casa; il caldo è appiccicoso come il Fanfani quando leggeva Dante. Ti vien voglia d’istinto di infilare il capo nel frigorifero ma daresti una capata o al mezzo cocomero o alla zuppiera della panzanella che ci trovi dentro. Provi allora con l’aria condizionata a tutto palo, ma a quel punto si rischia più di non dormire per il torcicollo che per il caldo.
Ultimo livello, “MA COM’È OGGI?! DA BATTERE IL CAPO IN UN MURO” è il livello peggiore, la gente più che parlare, soffia e moccola; il battere il capo in un muro conviene per due motivi, il primo è che dopo sul capo ci metti una borsa del ghiaccio e quindi rinfresca, il secondo è che se a forza di battere nel muro, lo sfondi, con gli Ecobonus lo rifai senza spendere niente! E non ti preoccupare se lo chiamano “cappotto termico” all’ora che cominci i lavori è pieno inverno!
 
Polemiche in settimana sull’erba molto alta in molte zone della periferia cittadina. In effetti, mentre nel centro urbano giardini, aiuole e rotonde risultano con erba ben tagliata, nelle periferie e lungo alcune strade l’erba ha raggiunto altezze notevoli. In alcuni punti l’erba è talmente alta che, a confronto i papaveri alti alti di Nilla Pizzi sarebbero all’altezza delle piante delle fragole, o dei fagiolini nani e tanta erba così non l’avrebbero finita nemmeno ai concerti di Woodstock nel ’69. E dove l’erba comincia a ingiallire, tutto appare come immense stese di grano, tanto che pare ci abbia messo gli occhi la Barilla per girare uno spot pubblicitario. Tutto è così alto che se i marziani dovessero venire a fare i cerchi nel grano, rischierebbero di rimanerci infrenati. Ma ancora più misterioso dei cerchi nel grano, è il fatto che ad Arezzo, accanto agli autovelox, l’erba è sempre tagliata o non cresce. Che sia perché gli autovelox il grano in questione lo fanno fare al Comune?
Comunque, che a causa dei troppi piloti in giro, ad Arezzo gli autovelox siano utili e forse anche pochi, è fuori discussione; magari a questo punto è consigliabile a tutti di mettere un autovelox nei giardini… così intorno alle nostre case la gente farebbe più piano, e l’erba rimarrebbe sempre bassa!
 
Ping pong tra Prefetto e Sindaco in settimana, sulle prossime modalità di svolgimento della Giostra del Saracino. Nessuno dei due si è voluto sbilanciare ed ha rimandato all’altro le norme da seguire sull’eventuale svolgimento della Giostra del 5 Settembre. La sensazione è comunque che se le restrizioni e le misure di sicurezza saranno quelle attuali o cambiassero di poco, il Buratto non sarà l’unico a cui gireranno le palle nei giorni del Saracino, anche perché le restrizioni attuali farebbero felici i turisti… ma non i Quartieristi.
 
E a proposito di turismo, nell’anno del settecentenario della morte di Dante Alighieri (a cui è dedicata anche la Lancia D’oro della Giostra) si sta pensando ad alcuni spot in rima (che Dante adorava) tendenti a far conoscere al mondo le bellezze storiche di Arezzo, ma anche alcuni suoi problemi. Eccone alcuni: “Visitate la città di Petrarca e Vasari, ma tra distanze e green pass, de regole ce n’è una barca, e a stavvi dietro un se fa pari!”
“Visitate gli affreschi di Piero della Francesca… ma non ci sembra vero che la Fortezza ancora è chiusa con la Saracinesca”
“Arezzo, città che ti colpisce… non la scordi per un pezzo e ha il Sindaco a stelle e strisce!
 
Con il concerto in settimana de La Rappresentante di Lista, è cominciata la programmazione dei concerti estivi del Mengo Festival cittadino nella splendida cornice dell’Anfiteatro Romano. Tra i cantanti che si esibiranno nel prossimo mese ci saranno i Subsonica,, Motta e per chiudere a fine luglio con i “nostri” Negrita. Ma altri cantanti potrebbero aggiungersi, con la promessa di dedicare alcuni loro successi alla nostra città: Jovanotti, per sensibilizzare sul problema della mancanza di bagni nel centro cittadino, ha modificato il testo di un suo famoso successo e potrebbe cantare: “sono un ragazzo fortunato, se ancora addosso non me so cacato!” Massimo Ranieri farebbe lo stesso sul caso dell’erba alta, con erba di casa mia, cantandola cosi: “Erba di casa mia, a Arezzo ormai è arrivata, in mezzo alla via”. Laura Pausini canterebbe “Non c’è” ma non sappiamo se dedicata al Sindaco che ultimamente NON C’È quasi mai, o se è dedicata a quelli del PD che ci sono ma è come se non ci fossero.
 
E per finire l’oroscopo: congiunzioni astrali avverse, unite al caldo, producono un generale giramento di coglioni. Una volta con l’erba i giramenti di coglioni passavano, ma ad Arezzo ultimamente l’erba li fa aumentare!

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