Arezzo Città del Natale, progetto nuovo stadio, qualità della vita, scoppi e fake news

Notiziario aretino della settimana. In questo edizione: Inaugurazione Città del Natale, progetto nuovo stadio. Qualità della vita in calo ad Arezzo. Scoppi e fake news.
È andato bene l’esordio della Città del Natale lo scorso fine settimana con numerosi visitatori seppur a più di un mese di distanza dalle festività. Il via ufficiale si è avuto con una bellissima ballerina volante che volteggiava sulle musiche di Andrea Bocelli, vestita di rosso e con palloni bianchi tra ruota panoramica e Duomo, per poi accendere scintillanti fuochi a mo’ di fiamma olimpica inaugurale. Poi la brava ballerina ha fatto un volteggio a forma di “b” che nel linguaggio volante della danza significa “Bubbolo dal freddo” e giustamente è stata fatta riscendere tra i meritati applausi. E quindi sarà stato per il freddo, fino ad allora assente, o sarà stato per le splendide illuminazioni e decori, la gente è tornata a casa con spirito natalizio, nonostante fossimo a 16 Novembre. Qualcuno ha voluto per forza avviare il panettone, con ancora i cachi da maturare e le bricie da cuocere. Altri sono andati a cercare la borraccina per il Presepe in qualche parco cittadino, ma l’erba è alta e le statuine più che a Betlemme sembrerebbero in Amazzonia. Qualcuno ha fatto scrivere ai bambini la letterina a Babbo Natale, il quale ha giustamente risposto “Riscrivetemi tra venti giorni sennò me ne scordo“. Altri invece lo spirito Natalizio lo hanno subito perso, nominando tutti quelli della grotta (esclusi bue e asinello) per via del parcheggio. Ma l’inizio è soddisfacente e promette bene per le prossime settimane.
Eventualmente per i parcheggi è cosa bella e utile per noi aretini fare due passi a piedi, che ne giova in salute, bellezze artistiche da vedere e soprattutto fa evitare i moccoli, che a Natale stan bene solo di cera nell’Albero.
Emozione alla presentazione del progetto del nuovo stadio. Davvero bello con posti tutti a sedere e coperti. Qui è bene far capire a chi continua a dire che “era meglio se tappavano le buche invece che fare lo stadio” che le spese sono quasi tutte a carico della società dell’Arezzo e che la città ce ne guadagnerebbe eccome. Se aspettassimo lo rifacesse il Comune se starebbe talmente freschi che invece che lo stadio nascerebbe un palaghiaccio. Speriamo quindi sia la volta buona e che stavolta “ce giovi” tutti” come disse quello tra Marcena e il Ponte alla Chiassa.
Capitombolo per la provincia di Arezzo sulla classifica del giornale “Italia Oggi” per la qualità della vita. La nostra provincia ha perso infatti 10 posizioni rispetto ad un anno fa, piazzandosi al 59° posto. In Toscana dietro di noi sono rimaste Massa (perché stan troppo fitti), Carrara (perché son duri come il marmo) e Grosseto che come l’han saputo han detto: “Maremma maiala!”
Le voci che hanno contribuito al calo sono soprattutto Sanità e Sicurezza Sociale. Sulla Sanità ripetiamo da tempo la necessità di aumento di personale nelle varie strutture, ma sia Ministero che Regione, da questo orecchio (e neanche da quell’altro) non ci sentono. Hanno bisogno di una visita da qualche otorino.. ma evidentemente gli sta pensiero anche a loro. Altra voce in caduta libera la Sicurezza Sociale. Spaccio e furti su tutto, ma anche delinquenza comune. Per di più con le nuove illuminazioni cittadine, adatte a vampiri, che quando la gente passeggia di sera fuori, gli viene da fischiettare le canzoni di Andrea Bocelli (come la ballerina della città del Natale) o di Aleandro Baldi perché non ci vede niente. Sperando in quelle tenebre di non prendere qualche buca; altrimenti le canzoni passano da “Vaffanculo” di Marco Masini a “Nuntereggaepiù” di Rino Gaetano, fino a canti gregoriano con testi brutalmente modificati.
Falso allarme in settimana provocato da uno scoppio in un’azienda in periferia, a cui ha fatto seguito una serie di falsi allarmi e post catastrofici sui social. Per fortuna nulla di tutto ciò e solo un grande spavento. Ma la deriva social è andata avanti per ore. Da fughe di cianuro a nube tossica. Il Sindaco Ghinelli a Torino per la conferenza dei Sindaci Italiani ha rassicurato subito tutti, confermandosi così a capo della squadra annusatori cittadina, in quanto a distanza e da Torino aveva subito fiutato che non c’erano pericoli. Appelli anche a tenere chiuse le finestre ma in quella zona di San Zeno e altre, a tenere chiuso sono ormai abituati da tempo a causa appunto delle ventate di odori. E su questo tema gli annusatori, sia da Arezzo che da Torino non si sono ancora espressi e così, a naso, ancora ci vorrà un po’. Solidarietà quindi ai lavoratori di quella azienda che, oltre allo spavento che hanno avuto, si sono sentiti per alcuni momenti appestatori dell’aria. In questo caso per fortuna… aria fritta!
E per finire il proverbio della settimana: Arezzo perde parecchie posizioni; e i suoi cittadini si son rotto i coglioni. Arfateci girare in giro la sera, e chi fa il delinquente che vada in galera!

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