Borraccina nelle buche, cinghiali e caprioli ovunque: Arezzo sotto la cometa sembra un presepe

Sarà l’occasione per festeggiare i 40 anni della sua canzone “Su di noi” (quella che fa: “su di noi nemmeno una nuvola…“). Peccato che in questo arco di tempo nessuno l’abbia invitato a cantarla durante la Fiera Antiquaria… In compenso è stato persino incoraggiato a candidarsi sindaco, ma sapendo che gli sfidanti sono già sette – come i nani di Biancaneve – a fare l’ottavo nano non ci teneva proprio! Bravo Enzo!

Martedì scorso ha fatto tappa ad Arezzo il leader della Lega Matteo Salvini per esprimere appoggio ai candidati di centrodestra alle prossime elezioni. La giornata però si è presto trasformata in un selfie day, visto che Salvini ne ha regalati a chiunque gli sia passato vicino… Scacciando storni, piccioni e lucertole ne ha fatto uno con la statua di Guido Monaco e di Ghinelli, dal titolo “Note musicali e note dolenti”. Preso dall’euforia, il segretario del Carroccio a Palazzo Cavallo si è fatto un autoscatto col Buratto della Giostra che, secondo alcuni testimoni, gli avrebbe sussurrato: “Io ho già tre palle… Che me ne faccio di un altro coglione?“.

La giornata si è conclusa con una mega tavola rotonda molto affollata, in cui Salvini, Ghinelli e gli altri partecipanti sono apparsi senza mascherina (dopo che il sindaco ci ha bacato i coglioni per 4 mesi sulla necessità di tenerla…). Lo stesso Ghinelli si è poi giustificato dicendo che, sebbene non indossasse la mascherina, si era sanificato spesso le mani. Questo anche perché tutte le volte che Salvini ha detto che la vittoria è sicura, il nostro primo cittadino è stato costretto a mettersi le mani dentro i pantaloni…

Ghinelli ha poi dichiarato che, se ci sarà una doppia vittoria alle amministrative e alle regionali, è disposto a prendere una sbronza. Dal centrosinistra fanno sapere che, se la sbornia ci sarà, sarà a base di limoncello, poiché la doppia vittoria arriverà solo se le querce faranno i limoni. A proposito di limoni e di sinistra, lo stesso giorno è venuto in città il governatore uscente Enrico Rossi, il quale evidentemente fa un uso abbondante di limoni, dato che “stringono” e lui continua a non cagare le richieste di medici e infermieri della città e della Toscana che domandano da tempo incrementi di personale, onde evitare massacranti turni di servizio. Che in Regione si siano già dimenticati degli “eroi dell’emergenza”? Se candidano tanti medici alle elezioni, speriamo che di personale sanitario ne trovino anche per le corsie ospedaliere.

Spettacolare blitz delle forze dell’ordine mercoledì scorso a Campo di Marte e zone limitrofe. Numerosi i soggetti controllati, mentre sono state rinvenute molte dosi nascoste di stupefacenti. In particolare parte della droga è stata scoperta in una scatola di banane sotto un lampione, visto che da una soffiata si era saputo che la parola d’ordine fra gli spacciatori fosse canticchiare e storpiare la canzone “Banane e lamponi” di Gianni Morandi in “banane e lampioni”. Purtroppo, come al solito, questa imponente operazione è servita a poco, considerato che il giorno dopo i pochi pusher fermati sono stati scarcerati. Oggi come oggi ad Arezzo andare in prigione è difficile quanto entrare alla stazione; e se in prigione qualcuno ci finisce, ci rimane pochi minuti, come quando in prigione ci vai giocando al Monopoli e hai il cartellino per uscirne gratis… E senza tirare i dadi!

Stupenda la foto di Tommaso Rubechi in cui si vede la cometa Neowise mentre sorvola la nostra città poco prima dell’alba. L’immagine ha fatto subito il giro dei social ed è spettacolare il suggestivo paesaggio da presepe che si presenta con una cometa sopra i monumenti di Arezzo. La cometa ai tempi di Gesù accompagnava i Magi verso la grotta; stavolta i Magi mancano. Non ci sono nemmeno i Magi delle pasticcerie e dei bar. Ma Arezzo sotto la cometa col presepe ha molto a che fare. Al posto di pecore e cammelli, cinghiali e caprioli ovunque; anziché la sabbia del deserto, la rena dei cantieri per la fibra; al posto dei pastori incantati da quel celestiale spettacolo, i turisti che appena scesi dal treno si chiedono “ma qui da ‘n do’ se passa?“.

Non ci vogliono borraccina o muschio, perché crescono da soli nelle tante buche. E Gesù Bambino non avrebbe bisogno di fieno, perché gli appelli del sindaco su mascherine e distanziamento lo afienerebbero a sufficienza. Però, come oltre 2.000 anni fa a Betlemme, anche ad Arezzo Gesù sarebbe al sicuro e in buona compagnia! Lo spettacolo si può ancora vedere per qualche giorno, intorno alle 4 di mattina, anche a occhio nudo… In un’ora dove non si sente volare una mosca (le zanzare invece sì, perché le disinfestazioni, come la cometa, passano di notte ma non tutti le vedono!).

In conclusione l’oroscopo: settimana adatta al relax e ideale per ricaricare le batterie, specie quelle dei telefoni se avete fatto i selfie con Salvini!

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