Cos’è quella luce la in fondo? È Arezzo! Vescovo Andrea entusiasta della città e la città di lui

Ma ecco nel dettaglio alcuni momenti che solo noi siamo riusciti a cogliere. La giornata è cominciata al casello autostradale dove il Vescovo Andrea è stato per primo accolto dal Comandante della Polizia Municipale Poponcini. Appena lo ha visto, il nuovo Vescovo gli ha detto: “Lei è quello degli occhiali ad infrarossi. Ma è vero che li mettete di sera o di mattina presto sennò in alcune strade al buio non ci vedete niente neanche voi?”. Poi Andrea è arrivato in città e in vari momenti della giornata è stato accolto da un mare di folla. Avvicinandosi anche a dei bar sentiva parlare di Ostia e lì per lì ha pensato all’enorme fede di alcuni clienti. Poi ha scoperto che erano tifosi dell’Arezzo che commentavano la sconfitta degli amaranto con l’Ostia, ed ha così appurato che per L’Arezzo è un momento che di fede ce ne vuole molta, (tanto che lui stesso ha poi partecipato in settimana allo stadio alla partita amichevole dell’Arezzo contro la Fiorentina sperando sia di buon auspicio per le prossime). Poi è stato accolto in Comune dal Sindaco, al quale ha scherzosamente detto: “Lei è quello che dicono che non si riesce a trovare quasi mai? Ma dipende dal buio?“. Infine vi è stato il trionfale ingresso in Cattedrale, dove il Vescovo Andrea ha pronunciato, tra le altre, la famosa e bellissima frase: “Cos’è quella luce la in fondo? È Arezzo!” Qui il suo predecessore e Vescovo emerito Riccardo gli si è avvicinato e gli ha sussurrato: “Beato te Andrea che vedi le luci… qui con tutti ‘sti lampioni spenti se fa fatica a vedere anche il buio!” La giornata è poi terminata con una visita alla bella Città del Natale di cui è rimasto giustamente entusiasta, come la città lo è rimasta di lui. Ben arrivato Vescovo Don Andrea!
Ma ora torniamo al tema dominante la settimana, ovvero i disagi per le zone senza luce, dovuti ai tagli per le spese energetiche. Sono piovute a raffica e ovunque lamentele e foto di zone o viali sia in città che nelle periferie di zone completamente al buio o in ombra, sia nel tardo pomeriggio, sia nelle primissime ore del mattino. E in effetti in alcune strade i paesaggi erano davvero spettrali. Ormai per queste strade il saluto per le persone non è più “Buongiorno o buonasera” ma è diventato: “Chi c’è?!” “Chi va là!?” “Tana liberi tutti!” “Fiasco!” “Bobosettete!” “Ce vole le candele, che i moccoli l’ho finiti…”. Le tenebre sono talmente profonde che le maggiori APP scaricate negli smartphone sono TORCIA e Navigatore GPS. Gli stessi navigatori a volte sono in tilt. Il sistema GPS è stato ormai sostituito dal sistema USVUS (Un Se Vede Una Sega) e se lo si imposta ad esempio per Porta Buia, la risposta del navigatore è: “Qui le porte son buie tutte!“. Mentre se lo si imposta per Campoluci la risposta è: “De campi c’è n’è tanti… son le luci che non se trovano!”. L’unica luce presente sempre in città è il Lucertola, che all’occorrenza è stato visto anche fare il vigile urbano a Guido Monaco. Molte persone talmente infastidite dal buio, hanno anche smesso di andare dal dietologo, perché poi il buio gli veniva anche nello stomaco. Per non parlare degli animali, con finanche pipistrelli e gnutteli che hanno incominciato a girare di giorno perché di notte han paura. Fortunati i neonati di questo periodo, che nonostante tutto son venuti alla luce! Va detto che molti hanno comunque anche esagerato sulla questione, mostrando immagini totalmente oscure e scrivendo: “Il mi’ marito un lo vedo… ma lo sento russare!” L’Assessore Sacchetti ha promesso che presto… farà luce sulla questione (almeno lì…) e ci saranno cambiamenti. Il PD aretino ha chiesto lumi sul fatto che poi il Comune risparmi veramente, visti, in effetti, i costi alti pattuiti per le concessioni (anche quelli evidentemente fatti al buio). Al che va anche però detto che ad Arezzo la sinistra (o parecchio presunta tale) è spesso al buio, anche di giorno, e quindi di queste cose se ne intende!
Andrebbero però smontate le polemiche che mettono di mezzo la Città del Natale, chiedendo ulteriori limitazioni e spegnimenti anche a quella. Fare la Città del Natale senza luci, è come fare gavettoni col contagocce, come giocare a calcio senza pallone, come fare a pallate con la brina, come bere la birra con la cannuccia, come fare la calza senza ferri, o come fare la minestra de fagioli senza fagioli e quindi non avrebbe senso. Speriamo quindi che presto le menti di chi può intervenire si illuminino, creando meno disagi possibili.
Annunciato in settimana un nuovo amministratore delegato del gruppo PRADA che potrebbe portare alla ormai non lontana pensione di Patrizio Bertelli, in favore del figlio Lorenzo. Ma nell’immaginario comune è ancora difficile pensare ad un Patrizio Bertelli che da pensionato va a vedere i lavori al cantiere al tunnel Baldaccio, dicendo: “Date retta a uno che ha lavorato da PRADA. Qui dovete arfare la proda!” Oppure a fare il girone in qualche centro sociale al grido di: “Scopa de gobbo bello” o “Triscio e busso de regio!” per poi giocassi un bicchiere de spuma invece che una bottiglia di Champagne. Difficile anche vederlo alle Poste a fare la coda per riscuotere la pensione, visto che ha più soldi delle Poste e nemmeno facile sarà vederlo a fare l’orto, dato che è probabile che a lui vengano diritti anche i gobbi. Quindi è probabile che si dedichi esclusivamente alla barca Luna Rossa (oltre che alla barca de guadrini). E quindi a noi di Arezzo… ci rifà le scarpe un’altra volta! Ma non di Prada eh!
E per finire l’oroscopo: l’incontro astrale tra Toro e Sagittario e soprattutto l’incontro tra il sabato e la Fiera Antiquaria, portano tanta pioggia. Gli astri dicono che sarà più probabile vedere illuminarsi lampi… che lampioni!

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