Estate aretina, dopo Cameron attesi tanti altri vip. Il vantaggio dei tonfi di San Donato
Si va da quelle a sfondo killer: “(Così è un caldo che amazza”) o quelle psichiche (“È da battere il capo in un muro”), per poi andare a quelle gastronomiche (“te cava il respiro come una fiatata d’aglio sul muso”); o a sfondo erotico (“un faccio pari a entrare a letto e so’ tutta bagnata”) fino quelle a sfondo politico: (“El fresco è come il Ghinelli…se trova male”) oppure (“Oggi è afoso come il Fanfani quando legge Dante). Ma la sofferenza dal calore si legge ormai guardando in giro le persone, sia negli sguardi e sia, se ce l’hanno, nei tatuaggi. La pelle è talmente dilatata dal caldo che chi si era tatuato una pianta di marijuana, ora sembra diventata cicoria o salvia; chi si era tatuato un serpente, ora sembra un butulicchio; chi si era tatuato un cuore, ora pare diventato una bragiolina, chi si era tatuato una farfalla gli è tornata bruco, le rose perdono i petali e chi si era tatuato una poesia di Charles Bukowski, ora sembra un elogio ai tartufi e ai bacelli di Augusto Tocci ecc. Ma comunque lo spirito degli aretini, sia quelli che partono per le vacanze, sia quelli che per lavoro o necessità rimangono in città, è ancora alto. Infatti chi parte è nello spirito di dire “Se starà più freschi”, mentre chi rimane, orgogliosamente dirà “Se starà più larghi!”
È stata la settimana del nuovo lancio on line da parte del Comune di nuovi voucher dell’iniziativa Tempo Bello, per i campi estivi per ragazzi. Ma anche stavolta appena messi fuori si sono esauriti in pochi minuti, e come le altre volte, come si dice da queste parti, han durato come il bercio di un gatto, o come il tonfo di un uscio sbattuto dal riscontro. E quindi, come fece la pulenda del Milla, che non fece in tempo ad arrivare il fumo al tetto che era bel che finita, questi voucher si sono esauriti subito. Il Comune aveva anche pensato di far partire la distribuzione on line di questi voucher a partire dalla mezzanotte. Si vede che anche i vampiri, Gigi Marzullo, e altri popolani della notte erano interessati. Appena terminati questi voucher, chi è arrivato tardi, è stato inserito nelle liste TAAC, che non è il famoso tormentone di Renato Pozzetto, ma l’acronimo di T’Atacchi Al Carro, con la parola carro usata perché al terminale del Comune si era bloccato il tasto della zeta. L’iniziativa era stata annunciata dalla vice Sindaco Tanti. Ma è evidente che di tanti c’era solo il cognome e non i voucher.
E a proposito di tanti… per fortuna sono tanti, anzi tantissimi i turisti che in settimana hanno visitato la nostra città. E i buongustai dell’arte e del cibo che visitano Arezzo sono sia italiani che stranieri. Tra tanti, si è notata la presenza dell’ex Primo Ministro britannico James Cameron, non nuovo a visitare il nostro territorio. Stavolta si è soffermato sugli splendidi affreschi di Piero della Francesca. E, completamente entusiasta della “Leggenda della vera Croce”, ha dichiarato che, a confronto, i Picasso presenti nella National Gallery a Londra sono imbiancature a coprire le tracce degli idraulici. Poi, girando tra i monumenti in città e provando a fare un gioco di parole in italiano, ha detto: “Io una volta ero a capo del Gabinetto, ma qui da voi per trovare un gabinetto, non se ne viene a capo!”
Altri Vip sono attesi ad Arezzo in questi giorni. In particolare è atteso il Team Principal della scuderia Ferrari Formula uno, Mattia Binotto, ad avallare il gemellaggio tra il Cavallino rampante della Ferrari e il cavallo rampante simbolo cittadino. L’iniziativa avrebbe permesso di rivedere, luce dei semafori a parte, qualcosa di rosso ad Arezzo.
Il gemellaggio è saltato perché, viste le recenti figuracce in pista, quello della Ferrari più che un cavallino è diventato un somaro. Annullato quindi anche il tentativo di sponsorizzare le rosse da parte di autospurghi Falcinelli e Ortiz, nonostante le figure di merda in pista. E addirittura, in gran segreto dovrebbero arrivare in città per una breve visita addirittura il Presidente USA Biden e quello russo Putin. Biden verrebbe a visitare il suo quasi connazionale Ghinelli (se ce lo trova) e Putin verrebbe ad inaugurare le nuove videocamere presenti in città, anche se gli va spiegato che servono per controllare le risse e non le russe. Sia Biden che Putin, sempre in gran segreto, andranno poi a mangiare dal Guerra. Perché si sa, al solo nominare la parola guerr,a Biden e Putin ce se buttano come il gatto ai budelli. Attesa ad Arezzo anche Ilary Blasi, per rendere omaggio alla sigla della provincia della città che ultimamente gli ha caratterizzato la vita. Infatti ultimamente Ilary si è ARfatta zigomi, labbra e pocce, poi si è ARlasciata con Totti perchè lui gli ha ARfatto i corni. Quindi lei dopo viso e pocce, ha deciso di ARfassi anche una vita, ARincominciando da capo, sperando che in futuro ci ARpensino e si ARmettano insieme.
Prosegue la campagna elettorale cittadina e i 5 stelle di Arezzo, temendo di restare indietro agli altri schieramenti che già erano un pezzo avanti sul tema PACE, che non è quello che pensate voi, ma la sigla di Promesse A Cazzo Elettorali (qui la zeta ha funzionato), hanno dichiarato che i cacciatori coi loro abbattimenti incentivano il problema e il numero degli ungulati, in quanto lo stress dovuto alla caccia intensifica la riproduzione dei cinghiali stessi. Insomma, in poche parole, più sente sparare e più il cinghiale tromba! Già pronto lo slogan per questa campagna: “Basta cinghiali fuori dai coglioni! Mettete pomarola nei vostri maccheroni!” La nota poi prosegue proponendo tra le varie soluzioni l’installazione di recinzioni. Sembrano problematiche, invece, le eventuali proposte di educazione stradale agli ungulati, anche perché ‘unne vogliono sapere de dare le precedenze agli incroci e alle rotonde! Impossibile anche fargli credere che mangiando i prodotti delle coltivazioni gli si alzi il colesterolo. Difficile anche, per il problema del ripopolamento, dirgli anche di trombare meno, visto che il maschio si chiama verro e la femmina scrofa!
È la serata dei fuochi di San Donato, che ad Arezzo assumono un significato particolare, oltre a celebrare l’inizio dei festeggiamenti del Santo Patrono. Ci sono le girandola che ci ricordano che anche nei momenti di relax ci deve girare sempre qualcosa.
Ci sono quelli a candela, anche se a Arezzo sarebbero più adatto quelli a moccolo, ci sono quelli a cascata… l’importante è non togliere la “s”; ci sono quelli a pioggia, perché quando c’è la Fiera Antiquaria, anche se non l’acqua, qualche pioggia c’è sempre; ci sono quelli a lampo, ma ad Arezzo si chiamano baleni.
E ci sono quelli che coi fuochi iniziano a fare il chiasso prima ancora che comincino quelli veri. Ed è a questi che va ricordato comunque che, come dicono dicono tutti (anche a Padova) meglio i fuochi di San Donato che il fuoco di S. Antonio!
E per finire l’oroscopo: gli astri consigliano di non fare troppe abbuffate a tavola. Se proprio vi va di straviziare, fatelo stasera; così se ci fate il tonfo… coi fuochi non ci farà caso nessuno!