La settimana aretina tra dieta, no vax, alta velocità e Djokovic

Ma ben presto ci si è ricordati che in frigo c’era la carne da scongelare, il sugo di nana avviato che se non finito andava a male e l’offerta sui panettoni al supermercato. E poi chi provava a cominciare a fare camminate o corsette fuori, con la frase “Ma ‘ndo vado che è un freddo che bussa?” tornava subito in casa. Ecco che allora i propositi di dieta, come da tradizione, si sono spostati alla prossima settimana, con la barbina che sarà pronta ad essere cotta e con le scarpette che saranno pronte per andare a camminare o correre, anche se il freddo continuasse a bussare (in quel caso beato lui). L’importante è non dire “È un freddo che pela” perché il pelare riporterebbe alle patate e quindi al fatto di farle al forno appena si arriva a casa. E dopo che fai? Con le patate al forno, non ci metti il coniglio o l’ocio?! E quindi dopo saremmo “ardacapo” un’altra volta!
Sono continuate in settimana le minacce ad alcuni personaggi politici aretini, da parte di alcuni No Vax. La Vice Sindaco Tanti ha coraggiosamente e giustamente minacciato questi No Vax, proponendo di fargli pulire i bagni dell’ospedale e i bagni pubblici cittadini. Con l’ospedale ce la possono fare, ma coi bagni pubblici cittadini i no vax vanno sul sicuro perché non li trovano. Ora, al di là delle motivazioni No Vax, che potrebbero essere esposte senza offendere nessuno, in questo caso, più che No Vax, si è trattato di gruppi di “No Cax”, visto che per arrivare ad avere l’idea e il tempo per preparare minacce di morte su questi argomenti, bisogna non avere… un caxxo da fare. Per quanto riguarda l’evoluzione dei vaccini stessi, pare che in futuro, più che la quarta dose dei vaccini attuali, si vada verso la creazione di un vaccino unico, adatto anche ai bambini piccoli, per evitare i contagi su asili e scuole. Pare che questo vaccino si stia sperimentando in segreto proprio nell’aretino e il suo nome, visto che sarà per grandi e piccini, pare sarà “VACCITTINO”. Da alcune informazioni, pare che per i bambini il vaccino funzioni, mentre per gli adulti sembra ci siano alcuni casi in cui a qualcuno, dopo le inoculazioni, sono tornati i denti da latte; altri appena ricevuto il vaccino hanno cominciato a pocciare il dito dicendo: “M’hai fatto la bua!”, mentre nei casi più gravi, qualcuno si è avventato sul seno di qualche infermiera dicendo: “Voglio il nenne!”. Si attendono sviluppi e miglioramenti.
In settimana ad Arezzo si è tornati a parlare di Stazione e treni ad alta velocità, visti alcuni progetti futuri sullo sviluppo delle infrastrutture. In effetti sarebbero necessari, sia per le esigenze dei cittadini, sia per lo sviluppo turistico del territorio, un maggiore numero di fermate nel nostro territorio di un maggior numero di treni. Per ora invece, sia le ferrovie che la Regione sembrano non sentirci. Anzi, un ispettore delle Ferrovie, prendendo un treno da Arezzo in direzione Firenze, ha detto che i treni qui sono già super veloci, visto che dopo nemmeno 3 minuti da Arezzo si trova subito il primo ponte sull’Arno, ma sbagliava perché si era confuso con il fiume di acqua del sottopassaggio di Indicatore. Qui l’unica cosa ad alta velocità è stata fatta quando hanno realizzato le panchine in Piazza della Stazione… per farle brutte così ci vuol poco. E ad alta velocità arrivano i moccoli dei passeggeri, quando i treni ritardano o hanno guasti. E ad alta velocità devono anche correre appena usciti dai treni, se hanno urgente bisogno del bagno, perché se il bisogno fisiologico è ad alta velocità, vista la vicinanza del bagno della Stazione ai binari, rischiano di farselo addosso. Nonostante tutto, a livello turistico, Arezzo se la cava ancora e giustamente alla grande e per incrementare ancora, si pensa a valorizzare anche alcune zone periferiche con degli slogan; eccone alcuni: solo qui puoi essere al Matto senza andare al manicomio; puoi essere de la Pace anche se hai voglia di “quistionare”; puoi essere a Venere, Giovi e Alpi della Luna senza andare nello Spazio; puoi essere a Buon Riposo anche se ti fai il culo a lavorare; puoi essere del Belvedere anche se non hai preso gli occhiali; puoi andare al Pantano anche se non piove da mesi; puoi fare la Setteponti senza andare dal dentista; puoi andare sulla Costa di Ferro senza pigliare la ruggine; puoi essere a la Sella senza andare a cavallo; ti puoi chiamare Primo, Sesto o Settimio, anche se sei di Pieve a Quarto o Ottavo; puoi essere a Ruscello anche se ti chiudono l’acqua, puoi essere a Campoluci anche senza spengerle perché la bolletta è cara; puoi andare a Pescaiola anche senza canna; puoi andare ai Cappuccini anche se hai ordinato il caffè; puoi andare a Rondine anche se non è primavera; puoi stare vicino al Gattolino, anche se sei un topo; puoi andare a Puglia in bici anche se Bari è a 600 km; puoi vedere tutti i giorni la Parata, mentre a Roma la vedono solo il 2 giugno e soprattutto Piaggia di Murello e Via Cesalpino son sempre ritte, anche senza Viagra!
È seguita anche ad Arezzo la vicenda del campione di tennis Djokovic, respinto dalle autorità australiane perché non vaccinato al Covid. Visto che il campione non può giocare in Australia, sarebbe presto invitato ad Arezzo dove si allenerebbe in vista prossimi tornei. Il Sindaco Ghinelli gli ha detto che farà di tutto per fargli giocare gli Open negli Usa, visto che lui negli Stati Uniti ormai c’è di casa. Per allenarsi per il Torneo di Wimbledon chiederà ospitalità a quelli del Rave party di Poti, dato che a Wimbledon bisogna essere bravi con l’erba oltre che a essere abili nel cercare le righe; mentre per i tornei sulla terra rossa dovrà spostarsi fuori provincia, visto che qui di rosso non c’è rimasto neanche i campi da tennis. Pare probabile che comunque Djokovic, appena arriverà ad Arezzo e vedrà una delle tante strade piene di buche dirà: “Guardate che io mi devo allenare a tennis, mica a golf!”
E per finire, ecco l’oroscopo: per dimagrire gli astri consigliano attività motoria, compresi i salti. Specialmente se cominciate a saltare qualche cena o qualche rinfresco!

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