Letterina aretina per Babbo Natale
Caro Babbo Natale che arrivi con le slitta
per noi sempre puntuale,
con sereno o nebbia fitta.
Porta doni su al Ghinelli,
e alla Giunta Comunale
sempre pronti a farsi belli,
ad Arezzo città del Natale.
Pensa anche a chi è in consiglio,
tu che così speciale,
anche se in un batter di ciglio,
manca il numero legale.
Pensa anche a chi è in Regione,
e ci sta anche da un pezzo
d’alzarsi un po’ dal seggiolone e far qualcosa per Arezzo.
Fai attenzione con le renne,
che in volo tu conduci
de non chiappare qualche antenne,
coi lampioni a basse luci.
Beato te che arrivi in volo,
e traffico e code così salti
tra buche, cantieri e un senso solo,
nomineresti in fila tutti i Santi.
E non provare a venire col treno,
con l’alta velocità c’è gran casino,
t’artroveresti a Creti in mezzo al fieno,
o a qualche sagra a Rigutino.
Non ti avvicinare ai bidoni,
anche se qualcuno è vuoto
ci trovi i sacchi in terra dei cialtroni
e pure chi gli fa la foto.
Porta salute a chi gli manca,
e sorrisi da fargli fare,
e non farli andare in Banca,
se si devono curare.
Se entri di nascosto,
col sacco e una lucina
ti scambiano sul posto per uno che rapina.
Ma non ti preoccupare, se te mettono in galera
te dicono ” ‘un c’arfare”,
e te rimandon via la sera.
E se t’arriva un’ondata intensa
piena di cattivi odori,
il Comune assai ci pensa,
col la squadra annusatori.
Vola alto fino al Prato,
e fai un giro sulla ruota,
se qualcosa ci hai donato,
Arezzo sarà sempre a te devota.
E se passi da Betlemme,
porta doni a quel Bambino.
Glieli manda lemme lemme,
tutto il popolo aretino.